Polignano, al Libro Possibile si presenta 'Il segreto della Rugiada… nell’impronunciabile soffio di Dio' di Santa Fizzarotti Selvaggi


BARI - Venerdì 7 luglio ore 19.00, nella Piazza dell’Orologio a Polignano a Mare, il noto grecista prof. Francesco De Martino e il giornalista Domenico Torres presenteranno nell'ambito della kermesse letteraria Il Libro possibile il recente misterioso volume di Santa Fizzarotti Selvaggi dal titolo ”Il segreto della Rugiada… nell’impronunciabile soffio di Dio“, Edizioni Gagliano luglio 2023.

Riportiamo in anteprima la preziosa e profonda prefazione di S. E. Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo metropolita di Bari Bitonto, particolarmente vicino e attento al mondo delle arti e della cultura: “ I segreti ci intrigano, ci affascinano, ci prendono ma… che cos’è un segreto? La parola stessa lo rivela. Segreto è ciò che viene scelto con cura e poi messo da parte, non per essere scartato, ma al contrario per essere più gelosamente custodito. Un segreto ha il potere di rendere esclusiva una relazione. È come un mastice di intimità, un sigillo di confidenza che unisce chi lo condivide in un’unica alleanza di protezione.

Il segreto ci riporta sui sentieri della nostra infanzia, quando nella complicità tenera e innocente ci si spifferava la vita e le sue prime meravigliose scoperte, lontani dalle logiche dei grandi. Ah, quante cose i grandi non possono capire perché, come scrive Antoine de Saint-Exupery ne Il Piccolo Principe, «tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se lo ricordano».

Santa Fizzarotti Selvaggi, in queste pagine, mostra di essere una donna adulta che ricorda molto bene di essere stata bambina e che, soprattutto, sa ritrovare nella poesia la via dell’innocenza originaria.
Nel leggere i suoi versi, ci si ritrova immersi in un mondo di bellezza e di armonia, dove la natura diventa l’ispirazione per esprimere le emozioni più profonde dell’anima. Come un fiore che sboccia al mattino, queste poesie ci invitano ad aprire il cuore e la mente, per cogliere l’essenza del mistero che ci avvolge.

L’autrice ci regala uno scrigno di parole, immagini e sensazioni che ci invitano a scoprire la grazia che si cela nel quotidiano, il divino eterno che si annida nella fugacità dell’esperienza umana.
È un viaggio nel quale, sotto i nostri occhi, scorrono temi quali l’amore, la speranza, la fede, la gioia, il dolore. Ogni poesia è proprio come una goccia di rugiada, una piccola stilla nella quale si riflette una più grande visione del mondo, che ci fa sentire parte di una realtà più vasta e ci affratella a ciascun essere vivente. La rugiada, infatti, metafora divina della trasparenza, cela un’essenza misteriosa e fugace che permea tutta la vita.

Scorrendo questi versi, risaliamo la corrente della frenesia dell’esistenza per riscoprire le nostre sorgenti, le fondamenta della nostra identità di creature e, come un canto di preghiera, veniamo invitati a elevare lo spirito verso l’alto. Questo, infatti, è il segreto che desidero rivelarvi: anche nelle parole e nelle realtà più laiche e, apparentemente, più lontane dal sacro, si può scorgere l’ineffabile presenza di Dio.
Intraprendiamo, dunque, insieme la ricerca del segreto della rugiada, abbeverando alle poesie di Santa Fizzarotti Selvaggi il nostro cuore assetato che attende sempre di germogliare. “

​Gli intermezzi di Francesco De Martino e di padre Mariano Bubbico , frate cappuccino e psicologo, ci conducono per mano nel mondo poetico complesso di Santa Fizzarotti Selvaggi che inn questo lavoro di circa 700 pagine riflesse sulle Sacre scritture ponendo poeticamente in relazione le Sacre scritture e il mondo ellenistico e contemporaneo. Così scrive l’illustre grecista De Martino: “ Fior di poesia / Sboccerà. E sarà speciale, fior, anzi fior fiore di poesia, perché alle radici c’è il sentimento più sfuggente e insondabile di tutti, il dolore, come leggiamo in uno dei componimenti più rappresentativi di questa nuova raccolta di Santa Fizzarotti Selvaggi: Giuseppe / è un ramo d’albero / fruttifero; / un ramo d’albero / fruttifero vicino a una sorgente; / i suoi rami si stendono / sopra il muro. (Gen. 49, 22). / Le radici del dolore / Sono profonde / E infinite / Ignote / E dunque crudeli / Senza pietà / Dalla storia cancellate / E “Noi moriamo / soltanto quando / non riusciamo / a mettere / radice in altri.” (L. Tolstoj). / Senza memoria / Né identità / Senza parola alcuna / Se non liquida / In superficie di respiro / Ignari del male / Celato nel bene / E del bene / Celato nel male / Ma nel mio cuore / Dal gelo / Rinascerà il fuoco / E fior di poesia / Sboccerà / Da impietosa assenza / Di padre tra le stelle / E infatti “Giuseppe / è un ramo d’albero / fruttifero; / un ramo d’albero / fruttifero / vicino a una sorgente; / i suoi rami / si stendono / sopra il muro.” (Gen. 49, 22). / Ecco, tra le acque / Caste della fedeltà / La mia anima / Incontrerà / Il ristoro della rugiada / E l’ombra del cedro del Libano / Tra le mura di mia madre / Dove sulle chianche / Di pietra / Sognai l’amore / E la libertà. (I 63).

Il componimento è un bell’esempio di come sono sagomati anche gli altri. Si apre con un passo della scrittura sacra, in questo caso Gen 49,22, lo stesso con cui si chiude ad anello, e ingloba all’interno un altro passo, di Tolstoj. La natura di intenzionali citazioni è sottolineata dal corsivo che si alterna al tondo dei versi. Le parole chiave di questo componimento sono quelle della catena vitale: rami, albero, “radici” e “rugiada”, ricordata in altri componimenti (I 66, II 38, III 50) e in massima evidenza già nel titolo (… Il segreto della RUGIADA…) e che altro non è che la metafora dello Spirito Santo come spiega la stessa autrice, in fondo al volume. Al dolore delle radici l’unico ristoro lo offrirà proprio la rugiada.Negli abissi del sé. La raccolta è modulata in tre parti (Dalle Tenebre… la Luce, Dall’Eden… al Carmelo, Dal Carmelo... alla Gerusalemme celeste) che, come mostrano i titoli, sono itinerari “da… a”, tappe di un unico viaggio straordinario e a tratti visionario in se stessa e per ritrovare se stessa, un viaggio in cui l’anima “Lotta / Per essere se stessa” (I 41). Un viaggio interiore, lungo e difficile perché gli abissi del sé sono insondabili come un labirinto: E io cerco me stessa / La mia identità / Nascosta in fondo / Agli abissi del Sé / Dove neppure / L’amore dell’anima mia / Potrà rapirne il segreto / Pur nelle torture sottili (I 62). ( omissis)

La coscienza / Cerca se stessa / In un labirinto / Di specchi (III 15).

La raccolta si configura come un diario “celestiale”: un originale breviarium, con il meglio della sacra scrittura (Genesi e altri libri sacri e salmi), impreziosito da poetiche meditazioni sul creato e sul senso della vita e arricchito da puntigliosi rinvii ad oltre 110 fra autori e testi della grande tradizione letteraria, poetica ed artistica: una biblioteca ampia e davvero impressionante per eterogeneità e alta qualità.”

E padre Mariano Bubbico da par suo afferma:” Con la nostalgia dell’amico padre Diego, frate cappuccino biblista, l’autrice si accosta con amore e umiltà al Libro della Bibbia e, liberando la sua fantasia creatrice, scrive - in pagine significative e originali- tratti della sua ricca e variegata esperienza di vita.

Ci presenta la sua vita nelle varie angolature mettendo in evidenza i momenti lieti e tristi con spontaneità e immediatezza, tutto espresso con accenti poetici toccanti ed originali.

Mi piace evidenziare i temi ricorrenti nel volume:

Sin dalla nostra nascita sperimentiamo che gli incontri con la mamma in famiglia, con il contatto con le persone e con le vicende della vita, l’amore costituisce la base di ogni relazione in tutte le sue sfaccettature: è l'amore la forza della nostra vita!

Ma quante vicissitudini si presentano cammin facendo, oltre i tanti momenti gioiosi ed entusiasmanti.

E l’autrice si domanda:

cosa è l’amore?

forse l’amore sei

Tu, o DIO,

nella tua Potenza.

Ma sentirti vibrare

in me vorrei in ogni istante.

È questa la radice della vita

in ogni istante.

(omissis)

La vita è un mistero! L’autrice interrogandosi, dando sfogo al suo cuore, liberando i suoi pensieri spontanei ed evidenziando i suoi desideri fa notare che vivere è cercare, è andare avanti, non fermarsi davanti alle quotidiane difficoltà, avere sempre compagni e compagne di vita e spiritualmente angeli custodi. Ma al di sopra di tutto è Dio il punto fermo del suo cammino esistenziale. Veramente l’amicizia con padre Diego ha lasciato in lei un sicuro riferimento: la BIBBIA che con il tempo diventa sempre più il libro compagno di vita e di sogni. “

Attendiamo dunque il 7 luglio per ascoltare da Santa Fizzarotti Selvaggi, psicologa e psicoterapeuta ben nota oltre che scrittrice e poetessa, quale sia stata l’ispirazione e la profonda ratio di questo articolato e colto lavoro.

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