Polo pediatrico: “Ora basta: Emiliano e Rossi rispettino gli impegni presi”
Stop al dipartimento pediatrico e attivazione di 12 posti letto di neuropsichiatria infantile a Galatina. “Un cambiamento di rotta improvviso e inspiegabile” per l’Associazione Tria Corda che ha deciso di inviare un duro documento al presidente della Regione Puglia e al direttore generale della Asl Lecce .
“Siamo stanchi di promesse non mantenute, di impegni disattesi e sconcertati dalle ultime notizie di stampa relative alla scomparsa del dipartimento pediatrico e all’istituzione di 12 posti letto per la neuropsichiatria infantile nell’Ospedale di Galatina”. Rabbia, stupore e amarezza: sono i sentimenti che accompagnano in queste ore Tria Corda, l’associazione che da 11 lunghi anni è impegnata nella realizzazione del Polo Pediatrico del Salento.
I provvedimenti assunti nei giorni scorsi dai vertici sanitari regionali, infatti, appaiono assolutamente incoerenti con la realizzazione del Polo Pediatrico del Salento nonostante le promesse sbandierate ai quattro venti e formalizzate in un apposito Protocollo d’intesa siglato tre anni fa con la Regione Puglia. Di qui la scelta di Tria Corda di lanciare l’ennesimo appello formale al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e al direttore generale della Asl Lecce Stefano Rossi per chiedere con forza di rivedere le ultime decisioni adottate, condividendo fattivamente la realizzazione del Polo Pediatrico del Salento. “Gli ultimi tristissimi accadimenti riportati dalla stampa – spiega Antonio Aguglia, presidente di Tria Corda - unitamente alle notizie di un nuovo piano di riordino che aumenta di 939 unità i posti letto negli ospedali regionali, senza prevedere alcun provvedimento a favore del Polo Pediatrico del Salento, ma anzi, prevedendo 12 posti letto di neuropsichiatria infantile a Galatina, (non si comprende con quale logica) ci impongono la richiesta di chiarimenti che abbiamo inviato all’Asl e alla Regione. Il Presidente Emiliano a settembre del 2020 aveva firmato uni specifico impegno ad oggi ancora disatteso e purtroppo il dramma di molte famiglie salentine e pugliesi persiste e costringe a lunghi viaggi della speranza nella totale assenza del principio di equità di accesso alle cure, previsto costituzionalmente. Attendiamo quindi risposte precise e atti concreti che portino finalmente e definitivamente, a distanza di 11 anni da quando è iniziato il nostro impegno, alla realizzazione del Polo pediatrico del Salento”.
Nel documento inviato e preparato dal suo rappresentante legale, l’avvocato Cristian Primiceri, Tria Corda ripercorre quanto realizzato in tutti questi anni e sottoscritto dall’Associazione. In particolare, fa riferimento ai numerosi protocolli d’intesa firmati con l’Asl Lecce, ai tanti atti amministrativi adottati dalla Regione Puglia e dalla stessa Asl., funzionali alla realizzazione del Polo Pediatrico del Salento. Nell’atto si fa cenno soprattutto alla delibera numero 275 del 6 ottobre 2022, adottata dal Commissario Straordinario dell’Asl Lecce, grazie alla quale viene indicato chiaramente che il Polo Pediatrico del Salento si farà e dovrà essere collocato al secondo piano del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce.
Desta notevoli perplessità invece il provvedimento con cui i vertici sanitari pugliesi abbiano di fatto “cancellato” il Dipartimento pediatrico e istituito 12 posti letto per la neuropsichiatria infantile nell’Ospedale di Galatina.
Che fine ha fatto l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica che vede la riconfigurazione funzionale e architettonica dell’area ubicata al secondo piano del Vito Fazzi per la realizzazione di un Polo Pediatrico del Salento?. E che fine faranno gli 11 milioni di euro che la Regione Puglia ha dichiarato disponibili e prontamente utilizzati per l’avvio di un primo stralcio sul quadro economico complessivo? E ancora: a che punto si trova la procedura aperta per l’affidamento dei servizi tecnici di Progettazione Definitiva e Direzione Lavori, richiamata nella stessa delibera commissariale? Interrogativi che restano sospesi in aria in attesa di una risposta immediata, concreta e convincente da parte di Regione Puglia e Asl Lecce. “Non sappiamo nulla rispetto a questi aspetti cruciali della vicenda – afferma Antonio Aguglia, presidente dell’associazione Tria Corda - Ciò che leggiamo dalla stampa, invece, è che nello scorso mese di aprile la direzione generale dell’Asl ha inteso sforbiciare i dipartimenti aziendali, facendoli passare da 29 a 19, con la scomparsa del Dipartimento Pediatrico e con l’istituzione presso l’Ospedale di Galatina di 12 posti letto per la neuropsichiatria infantile”.
Un cambiamento di rotta improvviso e inspiegabile. Di qui l’invito al Presidente Emiliano e al Direttore Rossi di ritornare sui propri passi adottando “tutti i provvedimenti idonei ed i comportamenti consequenziali finalizzati ad istituire nel Salento un Polo Pediatrico, segnatamente collocando in un’area ben precisa del Presidio ospedaliero Vito Fazzi tutte le Unità operative con posti letto pediatrici e collegando gli stessi con i servizi di Pronto Soccorso, Terapia Intensiva, Diagnostica per immagini attraverso percorsi predefiniti e protetti. Nello specifico, si chiede di dare completa attuazione al Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica già esistente, secondo cui il “Polo Pediatrico”, ubicato al secondo piano del Fazzi, dovrà essere composto da: Pediatria (20 posti letto), Oncoematologia Pediatrica (10 posti letto), Chirurgia Pediatrica (10 posti letto), Pronto soccorso Pediatrico, Unità di Terapia Intensiva Neonatale (10 posti letto), Unità di Terapia Intensiva Pediatrica (4 posti letto), Ambulatori specialistici, percorsi, Aree ludiche ed aule didattiche a servizio della Facoltà di Medicina.
C’è di più. Tria Corda chiede al direttore generale della Asl e al Presidente della Regione Puglia di “adottare provvedimenti e accordi con i più importanti Ospedali Pediatrici presenti sul territorio nazionale per organizzare un servizio di formazione del personale locale operante nelle Unità operative complesse del costituendo Polo Pediatrico del Salento e permettere alle famiglie di accedere a servizi qualificati di consultazione e visita sul territorio e successive terapie post-intervento”.
Infine, allo scopo di intervenire subito per ridurre la mobilità passiva e i conseguenti disagi per le famiglie, Tria Corda invita Rossi ed Emiliano a dar seguito ai concorsi per la copertura dei posti di dirigente medico, attualmente vacanti.
Nel documento, inoltre, Tria Corda ripercorre una vicenda che ha radici lontane da quando - nel 2012 – l’Associazione nacque proprio con l’intento di realizzare il Polo Pediatrico del Salento, un Centro sanitario specializzato nella cura e nell’assistenza, a misura di bambino. L’obiettivo è la tutela del diritto alla salute di tutti i bambini, con lo scopo di eliminare l’altissima mobilità passiva, a cui sono soggette le famiglie coinvolte, vittime di notevoli disagi. “Sin dalla sua costituzione – ricorda il presidente Antonio Aguglia - Tria Corda si è sempre battuta e spesa per un progetto che sarà di tutti, soprattutto dei bambini, che rappresentano e sono il nostro presente ed il nostro futuro”.
Un progetto che ha incontrato finora numerosi ostacoli, burocratici e politici. Ma adesso il tempo delle chiacchiere è finito: “Regione Puglia e Asl Lecce rispettino gli accordi e gli impegni assunti – tuona Aguglia - il Salento e le famiglie salentine vogliono (e meritano) il Polo pediatrico.”.