BARI - “Le residenze socio-sanitarie in Puglia sono gestite dai privati e senza di loro, torno a dirlo, l’intero sistema dell’assistenza crollerebbe. Ho sentito il dovere, con altri colleghi, di raccogliere il loro grido di dolore e ho presentato un emendamento ieri in aula consiliare per modificare il tiro di una disciplina che sta attanagliando il settore. Mi riferisco, in particolare, ai requisiti organizzativi: oggi, si impone alle strutture di assumere un numero di dipendenti adeguato ai posti letto accreditabili a prescindere da quanti pazienti sono effettivamente accolti. Il che significa esporre i gestori sotto il profilo finanziario tanto da poterne provocare il fallimento. Su questo, nei mesi scorsi, ho più volte sollecitato l’assessorato, ma non avendo ricevuto alcun riscontro ho deciso di procedere in aula. L’assessore Palese ieri ha assunto un impegno formale a presentare una disciplina complessiva di modifica che possa salvare le nostre rsa, andando incontro alle richieste più che ragionevoli della categoria. Ha promesso di farlo in occasione del prossimo Consiglio regionale utile, ovvero il 20 settembre. Ho ritenuto, perciò, di fare un passo indietro, ma non retrocederò di un millimetro qualora, il prossimo Consiglio, non sarà mantenuto l’impegno: possiamo permetterci di assistere al crollo del sistema assistenziale per colpa di norme miopi e irragionevoli per l’attuale contesto storico”.
Così in una nota il consigliere regionale di Con, Stefano Lacatena.
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