TRANI – Annunciata la cinquina dei romanzi finalisti dell’ottava edizione del “Premio
Fondazione Megamark - Incontri di Dialoghi” promosso dalla Fondazione Megamark di Trani e rivolto
agli autori di romanzi alla loro prima pubblicazione.
Sono state ottantotto le opere prime, proposte da più di cinquanta case editrici di tutta Italia, lette e valutate dalla giuria degli esperti, presieduta quest’anno dal caporedattore del TGR Puglia Giancarlo Fiume e composta da altri cinque membri scelti tra personalità di spicco del mondo della cultura e dell’informazione pugliese.
I cinque finalisti sono: ‘Per futili motivi’ di Sapo Matteucci (Ed. La nave di Teseo), ‘Quasi niente sbagliato’ di Greta Pavan (Ed. Bollati Boringhieri), ‘La gioia avvenire’ di Stella Poli (Ed. Mondadori), ‘La paura ferisce come un coltello arrugginito’ di Giulia Scomazzon (Ed. Nottetempo) e ‘Quasi Buio’ di Rita Siligato (Ed. Dalia).
Toccherà ora alla giura popolare, composta da 40 lettori, decretare il vincitore del concorso, al quale sarà riconosciuto un premio di 5.000 euro; ognuno degli altri quattro finalisti riceverà 2.000 euro. La cerimonia di premiazione è in programma a Trani il prossimo 15 settembre.
«Gli 88 libri presentati - dichiara il presidente della giuria degli esperti Giancarlo Fiume - erano davvero molto interessanti e gli autori, pur essendo agli esordi, hanno manifestato una scrittura intensa e stimolante su tematiche che riflettono l'attuale società , dalla violenza ai rapporti di coppia, dai conflitti generazionali a quelli esistenziali. Non è stato facile individuare la cinquina di finalisti perché con i colleghi della giuria abbiamo letto elaborati di qualità che inducono ad essere ottimisti. Il libro, la scrittura e la lettura restano sempre un saldo baluardo culturale in un mondo in cui le tecnologie hanno un impatto sul pubblico sempre più evidente».
«Continua con grande entusiasmo la nostra avventura nel mondo della cultura e dei libri, gratificati dalla partecipazione sempre massiccia di autori esordienti e case editrici e dal successo crescente del premio - commenta il cavaliere del lavoro Giovanni Pomarico presidente della Fondazione Megamark –. Il nostro augurio per gli scrittori e le scrittrici finalisti è che possano affermarsi nel panorama editoriale, regalando nuovi punti di vista e offrendo alla letteratura italiana contributi originali e inediti».
Il “Premio Fondazione Megamark - Incontri di Dialoghi” ha visto la partecipazione, nelle passate edizioni, di più di 400 titoli di scrittori esordienti provenienti da tutta Italia, affermandosi come uno dei premi letterari di riferimento del Sud Italia.
Sono state ottantotto le opere prime, proposte da più di cinquanta case editrici di tutta Italia, lette e valutate dalla giuria degli esperti, presieduta quest’anno dal caporedattore del TGR Puglia Giancarlo Fiume e composta da altri cinque membri scelti tra personalità di spicco del mondo della cultura e dell’informazione pugliese.
I cinque finalisti sono: ‘Per futili motivi’ di Sapo Matteucci (Ed. La nave di Teseo), ‘Quasi niente sbagliato’ di Greta Pavan (Ed. Bollati Boringhieri), ‘La gioia avvenire’ di Stella Poli (Ed. Mondadori), ‘La paura ferisce come un coltello arrugginito’ di Giulia Scomazzon (Ed. Nottetempo) e ‘Quasi Buio’ di Rita Siligato (Ed. Dalia).
Toccherà ora alla giura popolare, composta da 40 lettori, decretare il vincitore del concorso, al quale sarà riconosciuto un premio di 5.000 euro; ognuno degli altri quattro finalisti riceverà 2.000 euro. La cerimonia di premiazione è in programma a Trani il prossimo 15 settembre.
«Gli 88 libri presentati - dichiara il presidente della giuria degli esperti Giancarlo Fiume - erano davvero molto interessanti e gli autori, pur essendo agli esordi, hanno manifestato una scrittura intensa e stimolante su tematiche che riflettono l'attuale società , dalla violenza ai rapporti di coppia, dai conflitti generazionali a quelli esistenziali. Non è stato facile individuare la cinquina di finalisti perché con i colleghi della giuria abbiamo letto elaborati di qualità che inducono ad essere ottimisti. Il libro, la scrittura e la lettura restano sempre un saldo baluardo culturale in un mondo in cui le tecnologie hanno un impatto sul pubblico sempre più evidente».
«Continua con grande entusiasmo la nostra avventura nel mondo della cultura e dei libri, gratificati dalla partecipazione sempre massiccia di autori esordienti e case editrici e dal successo crescente del premio - commenta il cavaliere del lavoro Giovanni Pomarico presidente della Fondazione Megamark –. Il nostro augurio per gli scrittori e le scrittrici finalisti è che possano affermarsi nel panorama editoriale, regalando nuovi punti di vista e offrendo alla letteratura italiana contributi originali e inediti».
Il “Premio Fondazione Megamark - Incontri di Dialoghi” ha visto la partecipazione, nelle passate edizioni, di più di 400 titoli di scrittori esordienti provenienti da tutta Italia, affermandosi come uno dei premi letterari di riferimento del Sud Italia.