4 agosto '74: Moro scampò alla strage dell'Italicus


NICOLA ZUCCARO
- Nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974 alle ore 1:23, mentre transitava all'altezza di San Benedetto Val di Sambro (Bologna) una bomba ad alto potenziale esplose nella quinta vettura del treno espresso 1486 proveniente da Roma e diretto a Monaco di Baviera via Brennero. Nell'attentato dinamitardo, rivendicato il 5 agosto 1974 da "Ordine Nero", persero la vita 12 persone e 48 rimasero ferite. Su quel treno, meglio noto come Italicus, avrebbe dovuto viaggiare anche Aldo Moro. 

All'epoca Ministro degli Esteri, Moro doveva raggiungere la sua famiglia in vacanza nel Trentino. Pochi minuti prima della partenza, prevista per la serata del 3 agosto 1974, venne raggiunto da alcuni funzionari del Ministero che lo fecero scendere dal convoglio per firmare alcuni importanti documenti. E' quanto rivelò sua figlia Maria Fida intervenendo in diretta nel corso di una trasmissione andata in onda il 19 aprile 2004 sull'emittente padovana Serenissima Televisione. 

Quattro anni dopo quella strage, il 16 marzo e il 9 maggio 1978, non vi fu scampo per Aldo Moro a seguito del suo rapimento e della sua uccisione ad opera delle Brigate Rosse.

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