BARI - Queste dovrebbero essere le ultime giornate di spensieratezza, ma per molti così non è. Basta guardare l'ingresso degli uffici postali e incrociare gli sguardi di tante persone che sperano che il Reddito di cittadinanza sia accreditato. Così in una nota il consigliere regiobale Debora Ciliento.
Questa che stiamo vivendo - prosegue Ciliento - non è una politica che tiene conto dei bisogni del popolo, perché si stanno mandando migliaia di persone nel baratro del buio.
Oggi mi restano impresse le parole di una signora che nella sua disperazione mi ha detto: "Sto male perché davanti alla posta ho visto persone piangere perché non hanno avuto la ricarica del reddito. Io sono disperata, ma almeno c'è chi mi aiuta a mangiare; loro invece no. Noi abbiamo deciso che non andremo più a votare".
Non possiamo rimanere inermi e non pensare agli ultimi. Spesso, purtroppo, chi ha tante possibilità economiche non può capire chi vive nella disperazione.
Liquidare i cittadini con l'invio di un secco messaggio è disumano. Sono persone che hanno una dignità e non possono essere trattate come una mera pratica burocratica.
I servizi sociali dei comuni non riescono a prendere in carico tutte queste storie. La regione Puglia sta lavorando alle nuova formulazione del Red, ma questa non basterà a soddisfare le necessità di tutti coloro che ne hanno bisogno: è necessaria un'azione del governo nazionale.
Inoltre, in questi giorni si sente dire che sono aumentate le assunzioni perché è stato tolto il RDC. Anche in questo caso si tratta di un becero populismo che non ha alcun riscontro con la realtà.
La politica è riflessione, è discussione, significa trovare punti di incontro, non possiamo nè dobbiamo dimenticarci di chi ha bisogno.
In particolare, è necessario porre l'attenzione nei confronti di categorie come gli ultra cinquantenni disoccupati che purtroppo hanno difficoltà a rientrare nel mercato del lavoro. È nostro dovere non lasciare sole queste persone.
Questa che stiamo vivendo - prosegue Ciliento - non è una politica che tiene conto dei bisogni del popolo, perché si stanno mandando migliaia di persone nel baratro del buio.
Oggi mi restano impresse le parole di una signora che nella sua disperazione mi ha detto: "Sto male perché davanti alla posta ho visto persone piangere perché non hanno avuto la ricarica del reddito. Io sono disperata, ma almeno c'è chi mi aiuta a mangiare; loro invece no. Noi abbiamo deciso che non andremo più a votare".
Non possiamo rimanere inermi e non pensare agli ultimi. Spesso, purtroppo, chi ha tante possibilità economiche non può capire chi vive nella disperazione.
Liquidare i cittadini con l'invio di un secco messaggio è disumano. Sono persone che hanno una dignità e non possono essere trattate come una mera pratica burocratica.
I servizi sociali dei comuni non riescono a prendere in carico tutte queste storie. La regione Puglia sta lavorando alle nuova formulazione del Red, ma questa non basterà a soddisfare le necessità di tutti coloro che ne hanno bisogno: è necessaria un'azione del governo nazionale.
Inoltre, in questi giorni si sente dire che sono aumentate le assunzioni perché è stato tolto il RDC. Anche in questo caso si tratta di un becero populismo che non ha alcun riscontro con la realtà.
La politica è riflessione, è discussione, significa trovare punti di incontro, non possiamo nè dobbiamo dimenticarci di chi ha bisogno.
In particolare, è necessario porre l'attenzione nei confronti di categorie come gli ultra cinquantenni disoccupati che purtroppo hanno difficoltà a rientrare nel mercato del lavoro. È nostro dovere non lasciare sole queste persone.
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