Aumento dei casi di infezione da West Nile Virus in Italia: secondo caso rilevato in Puglia

L'Italia sta affrontando un preoccupante aumento dei casi di infezione da West Nile Virus, secondo l'ultimo bollettino dell'Istituto Superiore di Sanità aggiornato al 24 agosto. Da maggio, i casi confermati sono saliti a 133, in netto aumento rispetto ai precedenti 94 registrati nel bollettino precedente. Questa escalation ha sollevato seri timori per la salute pubblica in diverse regioni del paese.

**Diffusione geografica**

Dei 133 casi confermati, ben 74 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva dell'infezione. Questi casi si sono registrati principalmente in diverse regioni, con il Piemonte, la Lombardia, e l'Emilia-Romagna che riportano il maggior numero di casi. Nel dettaglio, si sono verificati 13 casi in Piemonte, 20 in Lombardia, 10 in Veneto, 26 in Emilia-Romagna, 2 in Puglia, 1 in Sicilia e 1 in Sardegna. Inoltre, purtroppo, sei persone hanno perso la vita a causa del virus, distribuite tra le regioni del Piemonte, della Lombardia e dell'Emilia-Romagna.

**Cause e sintomi**

Il West Nile Virus è trasmesso dalle zanzare e può provocare sintomi che vanno da febbre, mal di testa, nausea, e vomito a manifestazioni più gravi come la paralisi e il coma. È importante notare che solo circa l'1% delle persone infette sviluppa sintomi gravi, ma la diffusione del virus rappresenta comunque una minaccia significativa per la salute pubblica.

**Diffusione del virus**

Attualmente, il virus è stato identificato in 43 province di 9 diverse regioni italiane, tra cui Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia e Sardegna. Uno dei casi è stato importato dall'Ungheria, mentre 36 casi sono stati individuati in donatori di sangue.

**Prevenzione e sfide future**

Al momento, non esiste un vaccino per il West Nile Virus, e il principale strumento di prevenzione rimane la riduzione dell'esposizione alle punture di zanzare durante il periodo favorevole alla trasmissione del virus.

La situazione richiede una vigilanza continua da parte delle autorità sanitarie e una maggiore sensibilizzazione dell'opinione pubblica riguardo alle misure preventive. La lotta contro il West Nile Virus rimane una priorità, e il monitoraggio costante e le misure preventive sono fondamentali per affrontare questa emergenza sanitaria in evoluzione.

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