BITONTO – Applausi a scena aperta per “La Traviata” di Giuseppe Verdi, proposta dal Bitonto Opera Festival. La rassegna di musica lirica della città dell’olio ha celebrato il proprio ventennale, siglando un sold out.
Domenica tutto esaurito al chiostro dell’Istituto Sacro Cuore di Bitonto, per la messinscena del melodramma verdiano, reso ancora più spettacolare dalla collaborazione del BOF con l’Orchestra giovanile del progetto “MusicaInGioco”.
Sono stati quaranta piccoli musicisti, di età compresa tra i 10 e i 22 anni, tra cui alcuni con diversabilità, problematiche sociali o disturbi dell’apprendimento, a eseguire, nella sua partitura originale, l’opera.
Molti non sono iscritti in Conservatorio, «ma sono musicisti amatori, come quelli di una volta, figure oggi un po’ scomparse, perché ora suonano altri generi come rock e jazz. Ma la musica classica ci dà la possibilità di stare più insieme, di riflettere di più, perché nessun brano rock mette insieme quaranta ragazzi su uno spartito che dura due ore e un quarto e richiede un impegno eccezionale per prepararlo. È molto educativo per i ragazzi» le parole del maestro Andrea Gargiulo, anima del progetto sociale, che ha diretto l’orchestra anche domenica.
«La musica è un diritto di tutti, non un privilegio di pochi. È uno strumento di inclusione sociale, non solo di avvio alla professione – continua Gargiulo -. Questo è stato lo spirito con cui è nato MusicaInGioco tredici anni fa. Oggi abbiamo superato i diecimila bambini a cui abbiamo dato possibilità gratuita di far musica, con uno strumento in comodato d’uso gratuito», raggiungendo risultati straordinari soprattutto tra i diversabili, ragazzi autistici o affetti da ADHD, come documentato da studi di varie università.
Domenica, i ragazzi, cresciuti grazie al progetto sociale, sono riusciti a trasportare gli spettatori nella Parigi dell’Ottocento e a sottolineare, in musica, i momenti più frivoli e quelli più tragici della storia di Violetta e del suo Alfredo.
Sul palco, a calarsi nei panni della coppia protagonista dell’opera, il soprano Giulia Maggio e il tenore Francesco Fortes.
Il sogno della giovane cortigiana di cambiare vita, abbandonare i lussi e le trasgressioni, e vivere lontano da Parigi il suo amore per il nobile è infranto da Giorgio Germont, interpretato dal baritono Pietro Lisi. Il papà di Alfredo convince Violetta a lasciare il suo amato, perché la loro convivenza disdicevole avrebbe compromesso il matrimonio dell’altra sua figlia.
Alfredo, sconvolto dalla rabbia e dalla delusione, raggiunge Violetta e la offende pubblicamente. Lei, malata di tisi, è ormai in fin di vita quando Alfredo, venuto a sapere la verità, va a chiederle perdono. Dopo averlo rivisto per l’ultima volta, Violetta però si spegne.
A ruotare nelle vite dei protagonisti anche Flora Bervoix (Iulya Litvinova), la serva di Violetta, Annina (Stefania Capozzo), il barone Douphol (Michele Bisceglie), il marchese d'Obigny (Nicola Cosimo Napoli), il dottor Grenvil (Roberto Caputo), Gastone (Jacopo Dipasquale), Giuseppe, servo di Violetta (Giovanni De Bari), il domestico (Virgilio Maiorano) e il commissionario (Giuseppe Fieno).
Impeccabile nelle parti corali, poi, il Coro Opera Festival, diretto dal maestro Giuseppe Maiorano, protagonista anche della festa finale in musica per i primi vent’anni della rassegna, determinata a proseguire e a siglare nuovi obiettivi.
«Vogliamo continuare a costruire nuovi rapporti, consolidare quelli già in essere – ha commentato Graziana Romita, presidentessa del Bitonto Opera Festival -, e proseguire con l’attività laboratoriale, curata dal direttore artistico Carlo Antonio De Lucia, facendo in modo che gli artisti possano continuare il loro percorso con noi e possano spiccare il volo».
Le celebrazioni per il ventennale del Bitonto Opera Festival continueranno venerdì 11 agosto con “Cantando sotto le stelle”, spettacolo a ingresso gratuito.
Dalle ore 18, presso la Fondazione Villa Giovanni XXIII, si festeggerà viaggiando in musica, insieme alle voci di Giuseppe Maiorano e Anna Lacassia e al sax di Sergio Schiavone.
Il Bitonto Opera Festival, inserito nella Rete dei Festival di Bitonto nel cartellone estivo Viviamo Bitonto, è organizzato da La Macina APS e Coro Lirico Città di Bitonto, con il patrocinio del Comune di Bitonto e della Città Metropolitana di Bari e il supporto di Fondazione Giovanni XXIII e Bitonto C5 Femminile.
Domenica tutto esaurito al chiostro dell’Istituto Sacro Cuore di Bitonto, per la messinscena del melodramma verdiano, reso ancora più spettacolare dalla collaborazione del BOF con l’Orchestra giovanile del progetto “MusicaInGioco”.
Sono stati quaranta piccoli musicisti, di età compresa tra i 10 e i 22 anni, tra cui alcuni con diversabilità, problematiche sociali o disturbi dell’apprendimento, a eseguire, nella sua partitura originale, l’opera.
Molti non sono iscritti in Conservatorio, «ma sono musicisti amatori, come quelli di una volta, figure oggi un po’ scomparse, perché ora suonano altri generi come rock e jazz. Ma la musica classica ci dà la possibilità di stare più insieme, di riflettere di più, perché nessun brano rock mette insieme quaranta ragazzi su uno spartito che dura due ore e un quarto e richiede un impegno eccezionale per prepararlo. È molto educativo per i ragazzi» le parole del maestro Andrea Gargiulo, anima del progetto sociale, che ha diretto l’orchestra anche domenica.
«La musica è un diritto di tutti, non un privilegio di pochi. È uno strumento di inclusione sociale, non solo di avvio alla professione – continua Gargiulo -. Questo è stato lo spirito con cui è nato MusicaInGioco tredici anni fa. Oggi abbiamo superato i diecimila bambini a cui abbiamo dato possibilità gratuita di far musica, con uno strumento in comodato d’uso gratuito», raggiungendo risultati straordinari soprattutto tra i diversabili, ragazzi autistici o affetti da ADHD, come documentato da studi di varie università.
Domenica, i ragazzi, cresciuti grazie al progetto sociale, sono riusciti a trasportare gli spettatori nella Parigi dell’Ottocento e a sottolineare, in musica, i momenti più frivoli e quelli più tragici della storia di Violetta e del suo Alfredo.
Sul palco, a calarsi nei panni della coppia protagonista dell’opera, il soprano Giulia Maggio e il tenore Francesco Fortes.
Il sogno della giovane cortigiana di cambiare vita, abbandonare i lussi e le trasgressioni, e vivere lontano da Parigi il suo amore per il nobile è infranto da Giorgio Germont, interpretato dal baritono Pietro Lisi. Il papà di Alfredo convince Violetta a lasciare il suo amato, perché la loro convivenza disdicevole avrebbe compromesso il matrimonio dell’altra sua figlia.
Alfredo, sconvolto dalla rabbia e dalla delusione, raggiunge Violetta e la offende pubblicamente. Lei, malata di tisi, è ormai in fin di vita quando Alfredo, venuto a sapere la verità, va a chiederle perdono. Dopo averlo rivisto per l’ultima volta, Violetta però si spegne.
A ruotare nelle vite dei protagonisti anche Flora Bervoix (Iulya Litvinova), la serva di Violetta, Annina (Stefania Capozzo), il barone Douphol (Michele Bisceglie), il marchese d'Obigny (Nicola Cosimo Napoli), il dottor Grenvil (Roberto Caputo), Gastone (Jacopo Dipasquale), Giuseppe, servo di Violetta (Giovanni De Bari), il domestico (Virgilio Maiorano) e il commissionario (Giuseppe Fieno).
Impeccabile nelle parti corali, poi, il Coro Opera Festival, diretto dal maestro Giuseppe Maiorano, protagonista anche della festa finale in musica per i primi vent’anni della rassegna, determinata a proseguire e a siglare nuovi obiettivi.
«Vogliamo continuare a costruire nuovi rapporti, consolidare quelli già in essere – ha commentato Graziana Romita, presidentessa del Bitonto Opera Festival -, e proseguire con l’attività laboratoriale, curata dal direttore artistico Carlo Antonio De Lucia, facendo in modo che gli artisti possano continuare il loro percorso con noi e possano spiccare il volo».
Le celebrazioni per il ventennale del Bitonto Opera Festival continueranno venerdì 11 agosto con “Cantando sotto le stelle”, spettacolo a ingresso gratuito.
Dalle ore 18, presso la Fondazione Villa Giovanni XXIII, si festeggerà viaggiando in musica, insieme alle voci di Giuseppe Maiorano e Anna Lacassia e al sax di Sergio Schiavone.
Il Bitonto Opera Festival, inserito nella Rete dei Festival di Bitonto nel cartellone estivo Viviamo Bitonto, è organizzato da La Macina APS e Coro Lirico Città di Bitonto, con il patrocinio del Comune di Bitonto e della Città Metropolitana di Bari e il supporto di Fondazione Giovanni XXIII e Bitonto C5 Femminile.
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Cultura e Spettacoli