Calvello? Una perla della Basilicata
VITTORIO POLITO - Reduce da una passeggiata in Basilicata, unica
Regione, con doppia denominazione, con capoluogo Potenza. Infatti in
precedenza si chiamava Lucania, situata tra la Calabria, la Puglia e la
Campania, anch’essa tra le più belle Regioni d’Italia. Sì, perché in Italia non
esistono Regioni più belle o meno belle, ma Regioni con caratteristiche
diverse che le rendono varie. Vi sono, ad esempio, la Valle d’Itria, la Valle
Reatina, la Vald’Agri, quest’ultima situata tra i monti Sirino e Volturino.
La Basilicata, come le altre “sorelle” è diversa per quello che offre, è bagnata da due mari (Ionio e Tirreno), ha verdi vallate e boschi lussureggianti, resti archeologici di rara bellezza, laghi, fiumi e torrenti, castelli, santuari che rendono questa terra un abbraccio fra cielo e terra.
I paesi da visitare sono anche numerosi, ognuno con caratteristiche e storie diverse da Matera a Potenza. C‘è l’alta Valle dell’Agri tra splendori naturalistici, imponenti vette, fiumi, laghi e boschi. E non mancano neanche le spettacolari cime delle Dolomiti Lucane (Castelmezzano, Pietrapertosa), la cui nascita risale al periodo del Miocene, circa 15 milioni di anni fa.
Oltre alle numerose bellezze naturali (Lago del Pertusillo, Monticchio) va ricordato il Museo Nazionale Archeologico dell’Alta Val d’Agri che custodisce importanti reperti storici di epoche preromana e romana. Non va dimenticato neanche il culto della Madonna Nera di Viggiano, con il suo Santuario che sorge a 1725 metri di quota, quello della Vergine Santissima del Monte Saraceno (1329 s.l.m.), uno scenario mistico, tra i più importanti fra quelli lucani.
Un altro cittadina meritevole di menzione è il borgo di Calvello, nel quale sopravvive l’arte della ceramica, nel circondario sono presenti piste da sci. Calvello che da lontano offre un bel colpo d’occhio con le sue abitazioni, una a ridosso dell’altra, con numerose botteghe di artigiani.
Il nome Calvello deriva, probabilmente, dal latino “caro et vellus” (carne e lana), come testimoniato dai simboli presenti nello stemma araldico del Comune. Molte sono le chiese che arricchiscono il paese. Nel corso della storia sono stati costruiti 28 luoghi di culto e ora se ne contano ancora ben 21.
E non va dimenticato, a Calvello, neanche il grande complesso “Pietrapanna” (Hotel e ristorante), i cui gestori, gentilissimi, accolgono gli ospiti in un ampio complesso naturale nel quale, oltre a riposare bene, si possono gustare prelibati cibi, dalle pizze speciali, all’arrosto alla brace, ecc.
La Basilicata, come le altre “sorelle” è diversa per quello che offre, è bagnata da due mari (Ionio e Tirreno), ha verdi vallate e boschi lussureggianti, resti archeologici di rara bellezza, laghi, fiumi e torrenti, castelli, santuari che rendono questa terra un abbraccio fra cielo e terra.
I paesi da visitare sono anche numerosi, ognuno con caratteristiche e storie diverse da Matera a Potenza. C‘è l’alta Valle dell’Agri tra splendori naturalistici, imponenti vette, fiumi, laghi e boschi. E non mancano neanche le spettacolari cime delle Dolomiti Lucane (Castelmezzano, Pietrapertosa), la cui nascita risale al periodo del Miocene, circa 15 milioni di anni fa.
Oltre alle numerose bellezze naturali (Lago del Pertusillo, Monticchio) va ricordato il Museo Nazionale Archeologico dell’Alta Val d’Agri che custodisce importanti reperti storici di epoche preromana e romana. Non va dimenticato neanche il culto della Madonna Nera di Viggiano, con il suo Santuario che sorge a 1725 metri di quota, quello della Vergine Santissima del Monte Saraceno (1329 s.l.m.), uno scenario mistico, tra i più importanti fra quelli lucani.
Un altro cittadina meritevole di menzione è il borgo di Calvello, nel quale sopravvive l’arte della ceramica, nel circondario sono presenti piste da sci. Calvello che da lontano offre un bel colpo d’occhio con le sue abitazioni, una a ridosso dell’altra, con numerose botteghe di artigiani.
Il nome Calvello deriva, probabilmente, dal latino “caro et vellus” (carne e lana), come testimoniato dai simboli presenti nello stemma araldico del Comune. Molte sono le chiese che arricchiscono il paese. Nel corso della storia sono stati costruiti 28 luoghi di culto e ora se ne contano ancora ben 21.
E non va dimenticato, a Calvello, neanche il grande complesso “Pietrapanna” (Hotel e ristorante), i cui gestori, gentilissimi, accolgono gli ospiti in un ampio complesso naturale nel quale, oltre a riposare bene, si possono gustare prelibati cibi, dalle pizze speciali, all’arrosto alla brace, ecc.