BARI - Lo scorso 20 luglio, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha tenuto un incontro con la giornalista Selvaggia Lucarelli, alla presenza del direttore generale della ASL Lecce, Stefano Rossi, e del coordinatore del Centro regionale Trapianti, Loreto Gesualdo. L'incontro è stato focalizzato sul caso della paziente pugliese minorenne in cura a Pittsburgh.
Durante l'incontro, la giornalista ha fornito una serie di informazioni che sono state successivamente condivise sia sui suoi canali social che sulla stampa. Il presidente Emiliano ha deciso di trasmettere tali informazioni alla Procura della Repubblica, all'INPS e ad Arca Salento per gli adempimenti di competenza.
Inoltre, il presidente ha richiesto alla ASL di Lecce e al Centro regionale Trapianti di rispondere ai quesiti posti dalla giornalista. Tale risposta dovrà comunque rispettare il diritto alla riservatezza dei dati che appartengono alle categorie particolari, come previsto dall'art. 9 del GDPR (Regolamento Europeo per la protezione dei dati).
Il direttore Rossi e il prof. Gesualdo affermano che le azioni intraprese dalla ASL di Lecce sono state sempre in linea con la normativa vigente. Tali azioni sono state prese in seguito alle autorizzazioni del Centro nazionale trapianti e del Centro regionale trapianti, nonché ai provvedimenti della Magistratura.
La scelta di inviare la paziente a Pittsburgh è stata presa in base all'autorizzazione del Centro nazionale trapianti (CNT) e del Centro regionale trapianti (CRT). Quest'ultimo ha autorizzato la permanenza all'estero per diagnosi, cura pre-trapianto, inserimento in lista d'attesa e cure post-trapianto, considerando la rarità della patologia. Questa autorizzazione è stata concessa anche in considerazione dei tempi di attesa previsti in Italia e della necessità di tempi compatibili con l'ischemia degli organi.
Il CRT ha condiviso con il CNT e con il Centro trapianti di Bergamo le decisioni relative alla gestione clinica della paziente. Il Centro trapianti di Bergamo è disposto a rivalutare l'accoglienza della paziente quando le condizioni cliniche saranno stabili.
Le spese per alloggio e vitto sono state rimborsate in conformità alla normativa nazionale, per la paziente e per un solo accompagnatore, seguendo un provvedimento del Giudice dopo un ricorso presentato dai genitori. La ASL di Lecce si è uniformata a questa decisione giudiziaria.
La ASL di Lecce e il CRT effettuano controlli in base alla normativa e rimborsano somme per spese non sanitarie in conformità ai parametri stabiliti dai provvedimenti giudiziali.
Infine, la cosiddetta "delibera" del 2015 non è sparita: si tratta di una determina della ASL Lecce che è stata archiviata poiché erano scaduti i termini per la pubblicazione in Albo Pretorio e perché vi era una richiesta di rimozione da parte del legale della famiglia a causa di violazione della privacy. L'atto può comunque essere ottenuto tramite richiesta di accesso civico generalizzato.
Durante l'incontro, la giornalista ha fornito una serie di informazioni che sono state successivamente condivise sia sui suoi canali social che sulla stampa. Il presidente Emiliano ha deciso di trasmettere tali informazioni alla Procura della Repubblica, all'INPS e ad Arca Salento per gli adempimenti di competenza.
Inoltre, il presidente ha richiesto alla ASL di Lecce e al Centro regionale Trapianti di rispondere ai quesiti posti dalla giornalista. Tale risposta dovrà comunque rispettare il diritto alla riservatezza dei dati che appartengono alle categorie particolari, come previsto dall'art. 9 del GDPR (Regolamento Europeo per la protezione dei dati).
Il direttore Rossi e il prof. Gesualdo affermano che le azioni intraprese dalla ASL di Lecce sono state sempre in linea con la normativa vigente. Tali azioni sono state prese in seguito alle autorizzazioni del Centro nazionale trapianti e del Centro regionale trapianti, nonché ai provvedimenti della Magistratura.
La scelta di inviare la paziente a Pittsburgh è stata presa in base all'autorizzazione del Centro nazionale trapianti (CNT) e del Centro regionale trapianti (CRT). Quest'ultimo ha autorizzato la permanenza all'estero per diagnosi, cura pre-trapianto, inserimento in lista d'attesa e cure post-trapianto, considerando la rarità della patologia. Questa autorizzazione è stata concessa anche in considerazione dei tempi di attesa previsti in Italia e della necessità di tempi compatibili con l'ischemia degli organi.
Il CRT ha condiviso con il CNT e con il Centro trapianti di Bergamo le decisioni relative alla gestione clinica della paziente. Il Centro trapianti di Bergamo è disposto a rivalutare l'accoglienza della paziente quando le condizioni cliniche saranno stabili.
Le spese per alloggio e vitto sono state rimborsate in conformità alla normativa nazionale, per la paziente e per un solo accompagnatore, seguendo un provvedimento del Giudice dopo un ricorso presentato dai genitori. La ASL di Lecce si è uniformata a questa decisione giudiziaria.
La ASL di Lecce e il CRT effettuano controlli in base alla normativa e rimborsano somme per spese non sanitarie in conformità ai parametri stabiliti dai provvedimenti giudiziali.
Infine, la cosiddetta "delibera" del 2015 non è sparita: si tratta di una determina della ASL Lecce che è stata archiviata poiché erano scaduti i termini per la pubblicazione in Albo Pretorio e perché vi era una richiesta di rimozione da parte del legale della famiglia a causa di violazione della privacy. L'atto può comunque essere ottenuto tramite richiesta di accesso civico generalizzato.