Crediti fiscali incagliati, il gruppo FdI presenta mozione



Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha presentato una mozione per impegnare la Giunta a promuovere l’acquisto dei crediti attraverso i suoi Enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da esso controllati non inclusi nell’elenco di cui all’articolo 1, comma 2, della Legge 31 dicembre 2009, n. 196 (Legge di contabilità e finanza pubblica).

“Una mozione che si inserisce nel solco di un vero e proprio modello promosso da Fratelli d’Italia in Basilicata, approvato dal Consiglio regionale lucano su proposta del Capogruppo Tommaso Coviello e che ha già ottenuto parere favorevole da parte del Ministero dell’Economia”, afferma il consigliere regionale Michele Picaro, primo firmatario della mozione condivisa anche dal capogruppo Francesco Ventola e dai consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone e Renato Perrini. Attraverso la nostra mozione – spiega Picaro – intendiamo sollecitare il presidente Emiliano ad attivarsi a monitorare, anche attraverso l'istituzione di un'apposita piattaforma elettronica, l'andamento degli interventi e dei crediti fiscali, consentendo la pubblicazione e la consultazione tra gli operatori delle domande e offerte di acquisto di detti crediti. 

La Regione Puglia deve favorire, per il tramite di propri enti pubblici economici regionali e/o società partecipate, il trasferimento dei crediti fiscali al fine di conseguire il loro massimo realizzo, fermo restando la facoltà di cessione di un credito d’imposta di pari ammontare ad altri soggetti. Così come deve promuovere l'acquisto dei crediti, attraverso i suoi enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati anche per un loro utilizzo diretto in compensazione, nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria. Chiediamo inoltre alla Regione Puglia di stabilire i criteri per la valutazione della consistenza della capacità di compensazione annua mediante modello F24 degli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati e di stabilire che l’acquisto dei crediti dovrà avvenire in ogni caso a condizioni di mercato e, comunque, entro un prezzo non superiore al valore nominale del credito”, conclude Michele Picaro.