ROMA - Roma è stata il teatro di un'emozionante addio alla scrittrice Michela Murgia, scomparsa il 10 agosto all'età di 51 anni. Una grande folla si è radunata presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, conosciuta anche come la Chiesa degli Artisti, per rendere omaggio alla memoria della celebre autrice.
I funerali di Michela Murgia si sono svolti in un'atmosfera di commozione e partecipazione. Poco prima delle 15, il feretro è giunto nella piazza antistante la chiesa e è stato accolto da un prolungato applauso, che si è trasformato in un vero e proprio omaggio, da parte di numerosi lettori. Questi ultimi si erano organizzati attraverso un gruppo Telegram con 600 iscritti, decidendo di indossare magliette bianche in segno di rispetto per la scrittrice.
All'interno della chiesa, si sono radunati i figli d'anima di Murgia e molte grandi amiche e colleghe, tra cui Chiara Valerio, Chiara Tagliaferri e Teresa Ciabatti. La cerimonia ha visto la presenza di personalità note, come Roberto Saviano, Paolo Repetto, Elly Schlein, Sandro Veronesi e Lella Costa. Un'affezionata ammiratrice ha esposto uno striscione con la scritta "God save the queer", lo stesso motto che Michela Murgia aveva sul suo abito da sposa. Tra gli omaggi floreali, una composizione con il mirto e la corona di Roma Capitale.
Murgia, nota per essere stata una scrittrice, cattolica e teologa, aveva sempre espresso apertamente la sua fede, caratterizzata da un approccio fuori dagli schemi e inclusivo, talvolta anche divisivo. La scrittrice aveva lasciato precise indicazioni per un funerale in chiesa, e il rito è stato officiato da don Walter Insero.
Il funerale è stato pensato come un "incontro di tutti coloro che l'hanno letta, voluta bene, difesa, sostenuta. Una celebrazione della strada percorsa insieme", come ha spiegato l'amico Roberto Saviano. L'addio a Michela Murgia è stato un momento di condivisione collettiva, una celebrazione del suo contributo come scrittrice e del suo impegno nella difesa delle idee.
Personalità politiche, anche quelle lontane dalle posizioni di Murgia, hanno espresso messaggi di cordoglio per la sua scomparsa. La premier Giorgia Meloni ha scritto sui social: "Era una donna che combatteva per difendere le sue idee, seppur notoriamente diverse dalle mie, e di questo ho grande rispetto". Anche ministri e il vicepremier Matteo Salvini hanno offerto parole di omaggio e affetto.
I funerali di Michela Murgia si sono svolti in un'atmosfera di commozione e partecipazione. Poco prima delle 15, il feretro è giunto nella piazza antistante la chiesa e è stato accolto da un prolungato applauso, che si è trasformato in un vero e proprio omaggio, da parte di numerosi lettori. Questi ultimi si erano organizzati attraverso un gruppo Telegram con 600 iscritti, decidendo di indossare magliette bianche in segno di rispetto per la scrittrice.
All'interno della chiesa, si sono radunati i figli d'anima di Murgia e molte grandi amiche e colleghe, tra cui Chiara Valerio, Chiara Tagliaferri e Teresa Ciabatti. La cerimonia ha visto la presenza di personalità note, come Roberto Saviano, Paolo Repetto, Elly Schlein, Sandro Veronesi e Lella Costa. Un'affezionata ammiratrice ha esposto uno striscione con la scritta "God save the queer", lo stesso motto che Michela Murgia aveva sul suo abito da sposa. Tra gli omaggi floreali, una composizione con il mirto e la corona di Roma Capitale.
Murgia, nota per essere stata una scrittrice, cattolica e teologa, aveva sempre espresso apertamente la sua fede, caratterizzata da un approccio fuori dagli schemi e inclusivo, talvolta anche divisivo. La scrittrice aveva lasciato precise indicazioni per un funerale in chiesa, e il rito è stato officiato da don Walter Insero.
Il funerale è stato pensato come un "incontro di tutti coloro che l'hanno letta, voluta bene, difesa, sostenuta. Una celebrazione della strada percorsa insieme", come ha spiegato l'amico Roberto Saviano. L'addio a Michela Murgia è stato un momento di condivisione collettiva, una celebrazione del suo contributo come scrittrice e del suo impegno nella difesa delle idee.
Personalità politiche, anche quelle lontane dalle posizioni di Murgia, hanno espresso messaggi di cordoglio per la sua scomparsa. La premier Giorgia Meloni ha scritto sui social: "Era una donna che combatteva per difendere le sue idee, seppur notoriamente diverse dalle mie, e di questo ho grande rispetto". Anche ministri e il vicepremier Matteo Salvini hanno offerto parole di omaggio e affetto.