Dati del Viminale: calo dei delitti ma aumento degli sbarchi di migranti
ROMA - In occasione della giornata di Ferragosto, il Viminale ha reso pubblici una serie di dati che coprono una vasta gamma di temi, dai delitti alla situazione migratoria. L'analisi dei dati rivela una tendenza interessante, con i delitti in calo nel 2023 rispetto all'anno precedente nei primi sette mesi dell'anno.
Nel dettaglio, i delitti complessivi sono diminuiti del 5,46% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, totalizzando 1.228.454. Il numero di omicidi è rimasto stabile (195), ma quelli attribuibili alla criminalità organizzata sono diminuiti del 36,36%. Tuttavia, si è registrato un lieve aumento delle rapine (15.486) e dei furti (554.975). Il totale delle persone denunciate è diminuito, passando da 490.097 a 434.940, con un numero di arresti di 86.543 contro i 90.451 dello scorso anno nello stesso periodo.
Tra i dati riportati, si evidenzia anche un lieve calo dei femminicidi. Nel periodo compreso dall'inizio del 2023 al 31 luglio, sono stati registrati 71 femminicidi, in calo del 7,79%. Di questi, 57 sono avvenuti in ambito familiare affettivo, di cui 35 da parte del partner o dell'ex partner.
Nel settore migratorio, gli sbarchi di migranti nei primi sette mesi del 2023 hanno più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I dati del Viminale indicano un totale di 89.158 sbarchi, rispetto ai 41.435 dello scorso anno, con una variazione percentuale del 115,18%. La Tunisia è diventata il principale Paese di partenza verso l'Italia, sostituendo la Libia dell'anno precedente. Gli interventi di soccorso a seguito di eventi SAR sono aumentati, coinvolgendo il 72,64% dei casi, con un totale di 64.764 (di cui 3.777 effettuati da ONG) rispetto ai 19.171 del 2022 (di cui 6.224 da ONG). I rimpatri sono aumentati del 28,05%, passando da 2.000 dello scorso anno a 2.561. Le richieste di asilo hanno registrato un aumento significativo del 70,59%, totalizzando 72.460.
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha condiviso le strategie future per affrontare la situazione migratoria. Ha sottolineato l'intenzione di potenziare il sistema delle espulsioni, in particolare per le persone ritenute pericolose, e di implementare risorse e procedure più rapide per la creazione dei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR). Il governo prevede anche un provvedimento di rafforzamento del sistema della sicurezza con nuove assunzioni e maggiori risorse finanziarie entro settembre.
Nel dettaglio, i delitti complessivi sono diminuiti del 5,46% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, totalizzando 1.228.454. Il numero di omicidi è rimasto stabile (195), ma quelli attribuibili alla criminalità organizzata sono diminuiti del 36,36%. Tuttavia, si è registrato un lieve aumento delle rapine (15.486) e dei furti (554.975). Il totale delle persone denunciate è diminuito, passando da 490.097 a 434.940, con un numero di arresti di 86.543 contro i 90.451 dello scorso anno nello stesso periodo.
Tra i dati riportati, si evidenzia anche un lieve calo dei femminicidi. Nel periodo compreso dall'inizio del 2023 al 31 luglio, sono stati registrati 71 femminicidi, in calo del 7,79%. Di questi, 57 sono avvenuti in ambito familiare affettivo, di cui 35 da parte del partner o dell'ex partner.
Nel settore migratorio, gli sbarchi di migranti nei primi sette mesi del 2023 hanno più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I dati del Viminale indicano un totale di 89.158 sbarchi, rispetto ai 41.435 dello scorso anno, con una variazione percentuale del 115,18%. La Tunisia è diventata il principale Paese di partenza verso l'Italia, sostituendo la Libia dell'anno precedente. Gli interventi di soccorso a seguito di eventi SAR sono aumentati, coinvolgendo il 72,64% dei casi, con un totale di 64.764 (di cui 3.777 effettuati da ONG) rispetto ai 19.171 del 2022 (di cui 6.224 da ONG). I rimpatri sono aumentati del 28,05%, passando da 2.000 dello scorso anno a 2.561. Le richieste di asilo hanno registrato un aumento significativo del 70,59%, totalizzando 72.460.
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha condiviso le strategie future per affrontare la situazione migratoria. Ha sottolineato l'intenzione di potenziare il sistema delle espulsioni, in particolare per le persone ritenute pericolose, e di implementare risorse e procedure più rapide per la creazione dei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR). Il governo prevede anche un provvedimento di rafforzamento del sistema della sicurezza con nuove assunzioni e maggiori risorse finanziarie entro settembre.