ROMA - Il sindacato Uiltrasporti ha espresso forti critiche riguardo alle recenti decisioni unilaterali prese dal governo in merito al settore dei taxi. Il Segretario Generale Claudio Tarlazzi e il Segretario Nazionale Marco Verzari hanno dichiarato che il governo sta agendo senza coinvolgere le parti interessate e sta ignorando le richieste delle organizzazioni sindacali.
"Le decisioni prese dal governo sono inadatte e sbagliate sia nel metodo che nel merito", hanno affermato Tarlazzi e Verzari. "Non c'è stato un reale confronto e le obiezioni da noi sollevate e da altre organizzazioni sindacali riguardo al completamento della normativa esistente per rendere efficace la riforma del settore sono state ignorate. I decreti attuativi della legge 12 del 2019, che avrebbero dovuto introdurre strumenti come il Registro Elettronico Nazionale e regole chiare per l'uso delle piattaforme tecnologiche, sono pronti da anni, ma sembra che saranno presentati solo ad ottobre."
I sindacalisti hanno espresso preoccupazione per il fatto che le nuove norme potrebbero portare a tensioni e ulteriore confusione normativa, favorendo il proliferare del precariato e forme di caporalato, oltre a minacciare la qualità e la sicurezza del servizio offerto ai cittadini.
Tarlazzi e Verzari hanno anche sottolineato che l'annunciata possibilità per i comuni di incrementare le licenze fino al 20% è una misura già prevista dalla normativa vigente. Ciò che sembra emergere, secondo loro, è il mantenimento di una normativa incompleta e carente, con ulteriori deroghe che ampliano un mercato già privo di regole solide.
L'Uiltrasporti ha quindi ribadito la necessità di un dialogo reale e di un coinvolgimento delle parti interessate nelle decisioni che riguardano il settore dei taxi, al fine di evitare ulteriori problematiche e incertezze nel mercato.
"Le decisioni prese dal governo sono inadatte e sbagliate sia nel metodo che nel merito", hanno affermato Tarlazzi e Verzari. "Non c'è stato un reale confronto e le obiezioni da noi sollevate e da altre organizzazioni sindacali riguardo al completamento della normativa esistente per rendere efficace la riforma del settore sono state ignorate. I decreti attuativi della legge 12 del 2019, che avrebbero dovuto introdurre strumenti come il Registro Elettronico Nazionale e regole chiare per l'uso delle piattaforme tecnologiche, sono pronti da anni, ma sembra che saranno presentati solo ad ottobre."
I sindacalisti hanno espresso preoccupazione per il fatto che le nuove norme potrebbero portare a tensioni e ulteriore confusione normativa, favorendo il proliferare del precariato e forme di caporalato, oltre a minacciare la qualità e la sicurezza del servizio offerto ai cittadini.
Tarlazzi e Verzari hanno anche sottolineato che l'annunciata possibilità per i comuni di incrementare le licenze fino al 20% è una misura già prevista dalla normativa vigente. Ciò che sembra emergere, secondo loro, è il mantenimento di una normativa incompleta e carente, con ulteriori deroghe che ampliano un mercato già privo di regole solide.
L'Uiltrasporti ha quindi ribadito la necessità di un dialogo reale e di un coinvolgimento delle parti interessate nelle decisioni che riguardano il settore dei taxi, al fine di evitare ulteriori problematiche e incertezze nel mercato.
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