ROMA - In seguito ai recenti tragici suicidi in carcere, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha sollecitato il Ministro della Giustizia Carlo Nordio affinché attivi immediatamente un tavolo permanente per affrontare le gravi criticità all'interno del sistema penitenziario italiano. Le preoccupazioni riguardano la crescente pressione e le difficoltà affrontate dalla Polizia Penitenziaria, che spesso si trova ad affrontare situazioni al di là dei propri compiti istituzionali, senza il sostegno adeguato.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha sottolineato la necessità di affrontare le problematiche delle carceri attraverso un approccio integrato e sistematico. Ha evidenziato come spesso la Polizia Penitenziaria si trovi ad affrontare situazioni delicate e a rischio, come aggressioni da parte dei detenuti o tentativi di suicidio, senza il supporto necessario.
Il recente caso di una detenuta che si è tolta la vita nel carcere di Torino ha sollevato interrogativi sulle condizioni all'interno delle carceri italiane. Capece ha espresso la preoccupazione che la presenza di detenuti con problemi psichiatrici stia causando gravi criticità per l'ordine e la sicurezza delle strutture carcerarie. Inoltre, il personale della Polizia Penitenziaria è affaticato dalle continue aggressioni e dalle sfide quotidiane.
Il leader del SAPPE ha criticato anche l'attenzione selettiva dei media e delle istituzioni nei confronti dei detenuti. Ha sottolineato l'importanza di affrontare la crisi identitaria che il sistema penitenziario sta causando, riconoscendo che il suicidio rappresenta solo un aspetto di questa problematica più ampia. Ha chiesto un maggiore coinvolgimento delle autorità politiche e penitenziarie per affrontare con urgenza queste questioni.
Capece ha concluso l'appello al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, chiedendo un cambio di passo nelle politiche penitenziarie del Paese. Ha esortato a prevedere un nuovo modello di gestione dei detenuti, affrontando temi cruciali come la riorganizzazione degli istituti, la gestione dei detenuti stranieri e dei malati psichiatrici, e la riforma della media sicurezza. Il SAPPE ha espresso la volontà di collaborare attivamente per affrontare queste sfide e migliorare le condizioni all'interno del sistema penitenziario italiano.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha sottolineato la necessità di affrontare le problematiche delle carceri attraverso un approccio integrato e sistematico. Ha evidenziato come spesso la Polizia Penitenziaria si trovi ad affrontare situazioni delicate e a rischio, come aggressioni da parte dei detenuti o tentativi di suicidio, senza il supporto necessario.
Il recente caso di una detenuta che si è tolta la vita nel carcere di Torino ha sollevato interrogativi sulle condizioni all'interno delle carceri italiane. Capece ha espresso la preoccupazione che la presenza di detenuti con problemi psichiatrici stia causando gravi criticità per l'ordine e la sicurezza delle strutture carcerarie. Inoltre, il personale della Polizia Penitenziaria è affaticato dalle continue aggressioni e dalle sfide quotidiane.
Il leader del SAPPE ha criticato anche l'attenzione selettiva dei media e delle istituzioni nei confronti dei detenuti. Ha sottolineato l'importanza di affrontare la crisi identitaria che il sistema penitenziario sta causando, riconoscendo che il suicidio rappresenta solo un aspetto di questa problematica più ampia. Ha chiesto un maggiore coinvolgimento delle autorità politiche e penitenziarie per affrontare con urgenza queste questioni.
Capece ha concluso l'appello al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, chiedendo un cambio di passo nelle politiche penitenziarie del Paese. Ha esortato a prevedere un nuovo modello di gestione dei detenuti, affrontando temi cruciali come la riorganizzazione degli istituti, la gestione dei detenuti stranieri e dei malati psichiatrici, e la riforma della media sicurezza. Il SAPPE ha espresso la volontà di collaborare attivamente per affrontare queste sfide e migliorare le condizioni all'interno del sistema penitenziario italiano.
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