ROMA - La tensione tra il governo italiano e le compagnie aeree è salita ulteriormente dopo che le compagnie aeree si sono rivolte alla Commissione Europea contro il piano del governo di limitare le tariffe aeree su alcune rotte. Fonti vicine al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) hanno dichiarato che le misure intraprese contro il caro-voli sono pienamente in linea con le direttive europee sulla tutela dei consumatori da fenomeni speculativi o distorsivi del mercato.
Il Mimit ha affermato che le misure sono state adottate in risposta alle segnalazioni dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) e dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (Enac) riguardo a fenomeni speculativi nelle tariffe aeree verso la Sicilia e ad aumenti anomali dei prezzi in coincidenza con eventi catastrofali.
Le compagnie aeree avevano sollevato preoccupazioni riguardo alle limitazioni delle tariffe, affermando che potrebbero violare la libera concorrenza e il diritto delle compagnie di fissare prezzi e servizi come meglio credono. L'associazione europea di categoria Airlines for Europe ha invitato la Commissione Europea a chiarire se tali interventi abbiano un impatto sul mercato del trasporto aereo libero e deregolamentato in Europa.
La Commissione Europea ha già richiesto chiarimenti a Roma e ha sottolineato che, sebbene la regolamentazione dei prezzi possa essere necessaria in casi specifici per garantire la connettività territoriale ed economica, la concorrenza sostenibile e la libera fissazione dei prezzi rimangono elementi chiave nel mercato dei trasporti aerei.
Il governo italiano si è difeso, affermando di avere tutte le informazioni necessarie per rispondere alle eventuali richieste della Commissione Europea attraverso i propri uffici e di agire per tutelare i cittadini-utenti dai fenomeni speculativi.
La questione sollevata dalle compagnie aeree e la reazione del governo italiano mettono in luce una controversia in corso tra la regolamentazione delle tariffe aeree e la tutela della concorrenza e dei consumatori nell'Unione Europea. La Commissione Europea dovrà valutare l'adeguatezza e la compatibilità delle misure adottate con il diritto dell'Unione Europea.
Il Mimit ha affermato che le misure sono state adottate in risposta alle segnalazioni dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) e dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (Enac) riguardo a fenomeni speculativi nelle tariffe aeree verso la Sicilia e ad aumenti anomali dei prezzi in coincidenza con eventi catastrofali.
Le compagnie aeree avevano sollevato preoccupazioni riguardo alle limitazioni delle tariffe, affermando che potrebbero violare la libera concorrenza e il diritto delle compagnie di fissare prezzi e servizi come meglio credono. L'associazione europea di categoria Airlines for Europe ha invitato la Commissione Europea a chiarire se tali interventi abbiano un impatto sul mercato del trasporto aereo libero e deregolamentato in Europa.
La Commissione Europea ha già richiesto chiarimenti a Roma e ha sottolineato che, sebbene la regolamentazione dei prezzi possa essere necessaria in casi specifici per garantire la connettività territoriale ed economica, la concorrenza sostenibile e la libera fissazione dei prezzi rimangono elementi chiave nel mercato dei trasporti aerei.
Il governo italiano si è difeso, affermando di avere tutte le informazioni necessarie per rispondere alle eventuali richieste della Commissione Europea attraverso i propri uffici e di agire per tutelare i cittadini-utenti dai fenomeni speculativi.
La questione sollevata dalle compagnie aeree e la reazione del governo italiano mettono in luce una controversia in corso tra la regolamentazione delle tariffe aeree e la tutela della concorrenza e dei consumatori nell'Unione Europea. La Commissione Europea dovrà valutare l'adeguatezza e la compatibilità delle misure adottate con il diritto dell'Unione Europea.