La Madonna del Buoncammino torna in paese. Presidente Giaconelli: ‘pure quest’anno, la storia si conserva tale’

ROBERTO BERLOCO - Altamura. Puntuale come un orologio svizzero, ritorna oggi in paese la Venerata Immagine. E lo fa sul tappeto amoroso delle coscienze d’un popolo devoto, quello della città che protegge, ma, va pur detto, non solo di questa. Perché questa particolare Madonna possiede ed esercita un fascino spirituale talmente intenso, da suscitare attrazione anche ben oltre il territorio del centro federiciano, pure molto di fuori dai confini pugliesi.

A provarlo, sono gli accenti che si raccolgono tra la folla che, in ordinate ali, si assiepa orante intorno al passaggio di questa speciale Madre celeste nelle ore pomeridiane e serali di ogni terza Domenica d’Agosto. “Pure quest’anno, la storia si conserva tale,” - rassicura Damiano Giaconelli, presidente dell’Associazione “Madonna del Buoncammino” - “anche in questo periodo è stato tanto il fermento dell’attesa e questo è stato confermato nei nostri canali social anche da gente forestiera. Posso rassicurare che tutto avverrà come negli altri anni. Ogni momento, dalla Cavalcata alla Processione e all’Asta della Bandiera, sarà vissuto come di consueto, nel segno della fede e della devozione a Maria”.

Così, come di tradizione, issata sopra un carro infiorato, trainato da due coppie di buoi lucani, la regale co-Patrona di Altamura partirà anche in questo tempo d’Agosto dal proprio Santuario, per raggiungere la sommità di via Bari, non lontano dalla santa edicola che ne costeggia la carreggiata e proprio ad Essa dedicata. Da qui, radunatisi cavalieri e cavallerizze in costume tipico tradizionale, proseguirà, scortata da questi in sella ai propri destrieri, lungo un preciso percorso che culminerà nella Chiesa Madre, quella Cattedrale cittadina che l’ospiterà sino alla ripartenza verso il Santuario in pieno Settembre.

Che una impronta divina sia particolarmente viva in questa Madonna, lo testimonia non solamente l’insieme di grazie implorate e ottenute da quei fedeli che a questa del Buoncammino si sono rivolti in passato, ma pure il fatto stesso che, di anno in anno, da quel lontano 1747 in cui don Giambattista Nicolai decise l’erezione di una minuscola cappella in suo onore, il suo culto sia andato solamente crescendo, sino alle misure imponenti del giorno d’oggi.

Dopo l’era dell’emergenza sanitaria da coronavirus e nell’ansia che un terzo conflitto mondiale possa esplodere se gli eventi ucraini dovessero precipitare, il richiamo a questa speciale Madre del Signore finisce per produrre ancor di più una eco salvifica e provvidenziale, che non mancherà di lasciare una traccia profonda nella memoria della storia cittadina di quest’anno.

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