MONOPOLI (BA) - L’esperienza progettuale dell’architetto-inventore Dante Bini, conosciuto in tutto il mondo per aver brevettato negli anni ‘60 l’innovativo sistema Binishell, (cupole in cemento armato gonfiate utilizzando la pressione dell’aria), è passata anche dalla Puglia.
Sebbene la più famosa cupola moderna in Italia resti la residenza estiva progettata da Bini per Monica Vitti e Michelangelo Antonioni in Sardegna, sono in pochi a sapere che anche la Puglia vanta la presenza di numerosi simboli di quell’architettura innovativa.
Sono 55 infatti gli esempi di cupole realizzate in Puglia tra il 1967 e il 1986 con il metodo di costruzione inventato da Bini, tutti nel territorio di Monopoli: 5 nell’Hotel Gemini (1967), 1 nella residenza privata Villa di Porto Marzano ( 1969), 7 nel villaggio di Cala Corvino a Monopoli nord ( 1971), 42 nel complesso di Torre Cintola in località Capitolo (completate nel 1986). Luoghi simbolo del turismo pugliese per molti, le cupole bianche presenti in queste strutture alberghiere rappresentano degli straordinari esempi di architettura contemporanea dal grande valore paesaggistico, la cui storia tecnico-progettuale è ancora sconosciuta ai più.
Unico esempio pugliese fuori dal territorio di Monopoli di utilizzo del brevetto di Bini è il Palazzetto dello sport di Altamura.
Saranno proprio le cupole pugliesi, progettate con il metodo inventato da Dante Bini e realizzate dall’architetto monopolitano Domenico Capitanio, in collaborazione con l’architetta Grazia Migliorini e l’ing. Elio Pistoia al centro della conferenza inaugurale della mostra di fotografia e disegni "I segreti delle Binishell" (1-20 settembre) che si terrà nel Museo Diocesano di Monopoli venerdì 1° settembre alle 16.30. Un evento organizzato dalla Commissione Cultura e informazione dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Bari che, per parlare dei segreti delle Binishell ha chiamato a raccolta esperti, tecnici e storici dell’architettura moderna.
Saranno loro a far luce sulla straordinaria ed innovativa intuizione che portò Bini ad inventare un nuovo modo di costruire cupole. Un sistema che in un’unica gettata di cemento armato, sollevato dalla presenza dell’aria al suo interno, permetteva di erigere le cupole in due settimane a costi bassi, operando i buchi nelle pareti per porte e finestre una volta solidificato il cemento. Un colpo di genio che all’epoca valse a Bini la fama mondiale: progettò circa 1500 cupole in 23 Paesi e molti altri ne utilizzarono il brevetto, come accaduto in Puglia.
La mostra fotografica e dei disegni dello studio Arch. Domenico Capitanio sarà aperta al pubblico nel Museo Diocesano dal 1 al 20 settembre.
Interverranno:
- Mimmo Mastronardi, preidente OAPPC provincia di Bari
- Angelo Annese, sindaco di Monopoli
- Stefano Lacatena, consigliere regionale delegato all’urbanistica
- Carlo Moccia, Direttore dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
- Arch. Domenico Capitanio, progettista che ha utilizzato il brevetto Binishell
- Arch. Carlo Dusi docente e Ricercatore presso l’USI di Mendrisio
- Arch. Tiziano De Venuto, docente nel Dipartimento ArCoD Poliba
- Arch. Antonio Labalestra, ricercatore in Storia dell’Architetrura Dip. ArCoD Poliba
- Arch. Fabio Rizzo, ricercatore in Tecnica delle Costruzioni Dip. ArCoD Poliba
Modera Arch. Elisa Ardito.
La partecipazione alla conferenza prevede il rilascio di 3CFP.