Polemiche sul capo comunicazione della Regione Lazio dopo dichiarazioni sulla strage di Bologna

ROMA - Monta la polemica intorno a Marcello De Angelis, il responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, a seguito delle sue affermazioni su Facebook riguardanti la strage di Bologna. Nel suo post, De Angelis aveva sostenuto l'innocenza di Fioravanti, Mambro e Ciavardini, i responsabili della strage. Queste dichiarazioni hanno scatenato una serie di reazioni, portando ad una discussione acceso sul suo ruolo e le sue opinioni personali.

Le opposizioni hanno chiesto al governatore Rocca di destituire De Angelis dalla sua posizione. Il segretario dem Schlein ha commentato che le parole di De Angelis sono ignobili e ha esortato la premier Meloni a intervenire. D'altra parte, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha risposto che De Angelis ha parlato a titolo personale, motivato dalla sua storia familiare. Rocca ha affermato che valuterà attentamente la situazione nei prossimi giorni dopo un incontro con De Angelis.

Nel frattempo, Alessandra Zeppieri, consigliera regionale del Lazio, ha chiesto le dimissioni di De Angelis, definendo le sue affermazioni come di una gravità inaudita. Ha sottolineato che è importante non permettere che la storia venga riscritta, specialmente quando si tratta di eventi tragici come la strage di Bologna.

La controversia è destinata a continuare mentre si discute sulla compatibilità delle opinioni personali di un funzionario pubblico con il suo ruolo istituzionale. La vicenda suscita un dibattito più ampio sulla libertà di espressione e sulle responsabilità di coloro che ricoprono incarichi pubblici.

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