BARI - La Giunta regionale della Puglia ha approvato le "Linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico per l’a.s. 2024/25" durante la seduta del 8 agosto. Questo provvedimento è conseguenza delle nuove norme introdotte dalla legge di stabilità del dicembre precedente e dal successivo Decreto del Ministero dell'Istruzione e del MEF, adottato senza accordo nella Conferenza Stato-Regioni. Questa decisione impone a livello nazionale una media di 961 alunni per scuola, e la Puglia, che attualmente si discosta da questo valore, dovrà ridurre obbligatoriamente 58 istituzioni scolastiche, portando il numero totale da 627 a 569, entro il 1° settembre 2024. Il Ministero dell'Istruzione garantirà quindi un Dirigente Scolastico e un Direttore Amministrativo (DSGA) per queste nuove strutture.
**Criteri di Taglio**
La Puglia ha stabilito i criteri per operare questa riduzione dei presìdi scolastici nel territorio regionale. Le scuole superiori non saranno toccate (la media regionale degli iscritti si avvicina al "numero magico" ministeriale di 930 alunni). Pertanto, le scuole oggetto di taglio saranno quelle del primo ciclo: circoli didattici, scuole medie e istituti comprensivi che coprono dall'infanzia alle medie. Sono previste eccezioni per i comuni con un'unica scuola, quelli che hanno scuole con plessi in altri comuni o in zone di montagna e le scuole speciali, come gli onnicomprensivi e i CPIA (scuole per adulti). I comuni con più scuole del primo ciclo, senza istituzioni scolastiche intercomunali, e con una media inferiore a 925 alunni dovranno presentare proposte di accorpamento delle loro scuole.
**Territori Interessati**
Si stima che questa riduzione possa coinvolgere circa 60 comuni in Puglia che soddisfano i criteri stabiliti dall'amministrazione regionale. Comuni capoluogo di provincia come Lecce, con una media di 792 alunni per scuola del primo ciclo, Foggia con 760, Trani con 821 e Andria con 919, potrebbero subire tagli. Potrebbero evitare il taglio Bari con 940 alunni, Taranto con 1010, Brindisi con 924 e Barletta con 999.
**Processo Decisionale e Tempistiche**
La delibera della Giunta regionale avvia un processo decisionale che comporterà discussioni e confronti tra istituzioni scolastiche ed enti locali. Le proposte dei comuni devono essere adottate entro il 30 settembre, seguite dalle decisioni delle province e delle città metropolitane (per le scuole superiori) entro il 20 ottobre, il parere dell'Ufficio Scolastico Regionale entro il 10 novembre e la delibera finale della Giunta regionale entro il 30 novembre.
**Posizione della FLC CGIL**
La FLC CGIL depositerà un ricorso amministrativo contro il Decreto interministeriale presso il TAR Lazio per cercare di bloccare la riforma. Inoltre, organizzerà in ogni territorio comunale in Puglia un'opposizione contro questo dimensionamento forzoso, coinvolgendo le comunità locali e partecipando alla mobilitazione nazionale della CGIL prevista per il 7 ottobre a Roma, contro l'autonomia differenziata e le politiche governative nell'ambito dell'istruzione.
**Criteri di Taglio**
La Puglia ha stabilito i criteri per operare questa riduzione dei presìdi scolastici nel territorio regionale. Le scuole superiori non saranno toccate (la media regionale degli iscritti si avvicina al "numero magico" ministeriale di 930 alunni). Pertanto, le scuole oggetto di taglio saranno quelle del primo ciclo: circoli didattici, scuole medie e istituti comprensivi che coprono dall'infanzia alle medie. Sono previste eccezioni per i comuni con un'unica scuola, quelli che hanno scuole con plessi in altri comuni o in zone di montagna e le scuole speciali, come gli onnicomprensivi e i CPIA (scuole per adulti). I comuni con più scuole del primo ciclo, senza istituzioni scolastiche intercomunali, e con una media inferiore a 925 alunni dovranno presentare proposte di accorpamento delle loro scuole.
**Territori Interessati**
Si stima che questa riduzione possa coinvolgere circa 60 comuni in Puglia che soddisfano i criteri stabiliti dall'amministrazione regionale. Comuni capoluogo di provincia come Lecce, con una media di 792 alunni per scuola del primo ciclo, Foggia con 760, Trani con 821 e Andria con 919, potrebbero subire tagli. Potrebbero evitare il taglio Bari con 940 alunni, Taranto con 1010, Brindisi con 924 e Barletta con 999.
**Processo Decisionale e Tempistiche**
La delibera della Giunta regionale avvia un processo decisionale che comporterà discussioni e confronti tra istituzioni scolastiche ed enti locali. Le proposte dei comuni devono essere adottate entro il 30 settembre, seguite dalle decisioni delle province e delle città metropolitane (per le scuole superiori) entro il 20 ottobre, il parere dell'Ufficio Scolastico Regionale entro il 10 novembre e la delibera finale della Giunta regionale entro il 30 novembre.
**Posizione della FLC CGIL**
La FLC CGIL depositerà un ricorso amministrativo contro il Decreto interministeriale presso il TAR Lazio per cercare di bloccare la riforma. Inoltre, organizzerà in ogni territorio comunale in Puglia un'opposizione contro questo dimensionamento forzoso, coinvolgendo le comunità locali e partecipando alla mobilitazione nazionale della CGIL prevista per il 7 ottobre a Roma, contro l'autonomia differenziata e le politiche governative nell'ambito dell'istruzione.