BARI - “Nel Consiglio comunale di ieri a Ostuni sulla sanità ho sentito tante parole, tante critiche alle idee altrui e nessuna idea propria". Così il consigliere regionale Fabiano Amati.
“Ho rivisto le scene già vissute oltre dieci anni fa - prosegue Amati -, con il rifiuto irragionevole e supponente dell’ipotesi di un nuovo ospedale a Fasano-Speziale, che allora come ora fanno intuire come andrà a finire: male".
“Se è questo il metodo di protestare, mi pare che il destino sia segnato. Non si può fare un intero Consiglio comunale criticando aspramente, a partire dal sindaco, le scelte della Regione, del presidente Emiliano, degli assessori e dei manager, senza però avere la capacità d’indirizzarsi su una soluzione non generica, afferrabile e credibile, lottando per ottenerla.
“L’ospedale di base di Ostuni paga la difficoltà di garantire turni e reperibilità al Perrino di Brindisi, ospedale indispensabile per le malattie tempo-dipendenti e di alta complessità.
“Questo è il problema ed è inutile girarci attorno.
“Anche il nuovo Direttore generale non potrà fare nulla di diverso; smettiamola di mentire ai cittadini e a noi stessi.
“Per ovviare a questo problema abbiamo a mio giudizio solo una possibilità, che riguarda Ostuni ma tutte le Asl pugliesi: AziendaZero.
“Si tratta in buona sostanza di una riforma per impedire lo scippo (com’è accaduto e accade) tra le diverse Asl del personale medico, con il maggior danno delle Asl più piccole, e di formare i turni e le reperibilità attingendo dall’organico di tutta la regione. E tutto questo perché la sanità è tarata su base regionale e non provinciale.
Turni e reperibilità sono il problema attuale, da gestire con il personale disponibile, evitando l’abuso dei verbi coniugati al futuro - faremo, vedremo, agiremo ecc. - usati come sostanze stupefacenti.
“Si vuole far questo? Si combatti. Non si vuole? Si dica qual è l’alternativa concreta. Non c’è spazio per la tattica politica del movimento senza spostamento, del non far nulla ma fatto bene e delle braccia conserte.
“Io difenderò l’ospedale di base di Ostuni, perché essenziale nella trama degli ospedali di II e I livello, composta da Brindisi, Francavilla Fontana e il nuovo Monopoli-Fasano. Lo farò anche mettendomi in urto con parte della classe dirigente comunale eventualmente indisponibile ad aprire gli occhi sulla realtà e sul futuro. Ci riuscirò? Non lo so. Spero solo, nell’interesse dei cittadini di Ostuni, che non vada a finire come dodici anni fa per l’ospedale di Fasano-Speziale.”