OSTUNI (BR) - Tantissimo entusiasmo da parte del pubblico, con più di 3000 presenze e tutti spettacoli sold out per questa 6° edizione di Teatro Madre Festival, volta al termine lo scorso 20 agosto 2023.
10 serate di spettacolo, 40 artisti, 6 tecnici, 10 laboratori, 15 operatori di laboratorio, 8 maschere, 2 parcheggiatori, 1 chef, 4 camerieri, 1 musicista Dj resident, 1 responsabile di biglietteria, 1 direttore organizzativo, 1 grafico, 2 direttori artistici, 250 bambini partecipanti ai laboratori, 400 visite alla grotta di Ostuni 1, oltre 3000 spettatori: sono questi i numeri della VI edizione di Teatro Madre Festival 2023.
L’elevata qualità e varietà della proposta di spettacoli e laboratori, l’offerta food, l’accoglienza, una politica dei prezzi contenuta e accessibile a tutti, l’attenzione e la cura nella gestione degli spettatori in tutti gli spazi del Parco e in Anfiteatro, le visite guidate, il rapporto con gli artisti ospiti: sono questi gli elementi che hanno consentito di realizzare l’edizione di maggior successo di Teatro Madre, la sesta, che ha confermato nel tempo quanto l’intuizione e l’ideazione del Festival si siano rivelate lungimiranti e indovinate per realizzare una proposta unica in tutta la Valle d’Itria, che attrae spettatori da un raggio molto più ampio, che oramai raggiungono Ostuni anche da Bari, Lecce, Taranto e Brindisi.
Ma non solo. La ragione profonda di questo successo va ricercata, come sottolineano i direttori artistici di Teatro Madre, Enrico Messina e Daria Paoletta, nel lavoro. "I numeri sono preziosi perché danno la misura delle cose; danno la misura del lavoro che serve per costruire le cose. Lavoro. Una parola importante. Per immaginare e realizzare un festival come Teatro Madre ne serve tanto: un lavoro qualificato, mai improvvisato, esperto, consapevole, attentamente preparato, retribuito. Il lavoro di un gruppo affiatato e appassionato che da sei anni investe la propria esperienza per dare nuova linfa vitale ad un Parco Archeologico rendendolo spazio di comunità , di arte e di cultura. E tesse un filo che intreccia i territori di Ostuni e di Ceglie Messapica - dove Armamaxa ha la propria casa/residenza nel Teatro Comunale - realizzando una visione culturale policentrica e non competitiva del territorio tessuta della connessione tra le persone che ne compongono la comunità . Per questo nutriamo l’ambizione di vedere crescere questa creatura per poter immaginare nel tempo di lasciare alla Puglia e alla Valle d’Itria e ad Ostuni un Festival sempre più importante, riconosciuto e accogliente, con la fiducia di trovare nelle Istituzioni un impegno e una responsabilità sempre maggiori".
Parole avvalorate anche da Niki Maffei, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Ostuni "Teatro Madre è oramai diventato un punto di riferimento dell’estate ostunese, un’eccellenza della proposta culturale in grado di attirare un pubblico variegato per età e provenienza geografica. È con affetto – e già un pizzico di nostalgia – che salutiamo questa edizione, che ha brillato per contenuti e presenze da record".
Dello stesso parere Michele Conte, presidente del Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale e, dunque, del Parco di Santa Maria di Agnano, in cui si svolge il festival "Sei anni fa abbiamo creduto in una scommessa: quella di realizzare, all’interno del Parco di Santa Maria d’Agnano, un festival che, attraverso il teatro, l’arte, la musica, valorizzasse uno spazio unico, ricco di storia e natura. Questa scommessa è stata pienamente vinta, perché anche grazie a Teatro Madre quello che era un luogo per iniziati al parco archeologico è diventato, con il passare del tempo, un luogo familiare, per grandi e piccoli. Un obiettivo raggiunto grazie al lavoro sinergico tra il Museo di Ostuni e Armamaxa Teatro, esempio vincente che dimostra quanto sia necessario che pubblico e privato condividano lo stesso agire".
Teatro Madre ha la direzione artistica di Enrico Messina e Daria Paoletta, è ideato e realizzato da Armamaxa/PagineBiancheTeatro insieme al Museo Civico di Ostuni, promotore del festival, e si realizza grazie alla collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e il con sostegno dell’Amministrazione Comunale di Ostuni.