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L'opposizione ha sollecitato un intervento immediato per affrontare questo problema, in particolare il taglio delle accise che rappresenta un'ipotesi in fase di valutazione all'interno del governo. Tuttavia, su questa proposta non vi è ancora un consenso unanime all'interno del centrodestra.
Il sottosegretario della Lega, Claudio Durigon, ha recentemente proposto la possibilità di una "prima limatina" alle accise, utilizzando il maggiore gettito dell'Iva. Tuttavia, alcuni esponenti del centrodestra, come il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, mettono in guardia contro questa mossa, sostenendo che "ridurre le accise adesso è da irresponsabili". Secondo Lupi, questo taglio costerebbe 1 miliardo di euro e avrebbe un impatto trasversale su chi possiede automobili di grossa cilindrata e su chi ha un reddito modesto.
Al momento, non è ancora in fase di preparazione un provvedimento del genere per il primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva. Tuttavia, i ministeri dell'Economia e del Made in Italy stanno lavorando sulle possibili soluzioni.
È importante notare che qualsiasi decisione in merito alle accise dovrebbe essere inserita in un contesto più ampio, ovvero le linee guida per la seconda manovra del governo Meloni, che sarà cruciale per l'orientamento politico del paese nei prossimi mesi. La premier Meloni sta lavorando per compattare la sua coalizione in vista delle elezioni europee, e la legge di Bilancio rappresenterà un importante banco di prova per questa coesione.
Lunedì 4 settembre è previsto un vertice di maggioranza, e al momento ci sono disponibili circa 6-7 miliardi di euro per la manovra, anche se ne serviranno circa 30 in totale. Nonostante le richieste dei ministeri, il governo tende a predicare prudenza in questo contesto economico.
In conclusione, il rientro di Giorgia Meloni segna l'inizio di un periodo politico intenso, con il caro-carburanti e la manovra in cima all'agenda del governo nei prossimi mesi.