MONOPOLI - Per il terzo anno consecutivo il Ritratti Festival di Monopoli diretto da Antonia Valente rinnova l’appuntamento con la sezione «Cineritratti», la magia del cinema muto e la sincronizzazione tra musica e immagini. E giovedì 3 agosto (ore 21), sul Roof Garden del Cineteatro Radar, celebra Buster Keaton e il suo «Seven Chances», una rocambolesca, divertente e romantica corsa contro il tempo. Una chiusura perfetta per la diciannovesima edizione, che al tema «fermare il tempo» ha dedicato l’intera programmazione. Ad animare il film, le composizioni originali del sessantatreenne musicista e compositore americano Stephen Prutsman dirette da Alberto Maniaci, che al pianoforte guida l’ensemble residente del Ritratti Festival, per l’occasione composto da Lorenzo Rovati (violino), Martina Bonaldo (viola), Federica Del Gaudio (violoncello), Dunja Popovic (contrabbasso) e Rossana Quarato (flauto e ottavino).
Stephen Prutsman non è affatto estraneo al mondo del cinema muto. Infatti, «Seven Chances» (Le sette probabilità ) è uno dei quindici film privi di sonoro sui quali ha lavorato nel corso della propria pluripremiata carriera. «Mi piace molto realizzare colonne sonore per il cinema delle origini, in particolare quelli di Keaton, nei quali generalmente ci sono un eroe, interpretato dallo stesso Keaton, un cattivo e un innamorato». E, in effetti, la formula si ripete in «Seven Chances», film del 1925 con Keaton nei panni di James Shannon, improvvisamente baciato dalla fortuna. Ma il protagonista riuscirà ad ereditare 7 milioni di dollari dal nonno solo se si sposerà entro le ore 19 del suo 27esimo compleanno, cioè quello stesso giorno. James si propone subito a Mary, la donna che ama da oltre un anno ma alla quale ancora non è riuscito a dichiarare il proprio amore. E se sul momento lei accetta, poi rifiuta, credendo di essere per James solo una scusa per arrivare all’eredità . Tuttavia, il giovanotto non si dà per vinto, e con il socio Billy e il suo avvocato apre una lista per sette pretendenti al Country Club. Ma anche in questo caso l’iniziativa non produrrà e alcun effetto, con la conseguenza che James inizierà a chiedere la mano di chiunque indossi una gonna. Finché Billy non deciderà di far diventare la proposta di matrimonio un annuncio sul giornale, con conseguenze che provocheranno inconvenienti a non finire.
Prutsman ha scritto per questo film diversi temi, in alcuni casi ricchi anche di citazioni, cercando la soluzione musicale più adatta, alla maniera di un comico impegnato a trovare i tempi giusti affinché la battuta produca i propri effetti. E, certo, non sono gli strumenti a mancare a questo compositore di gran classe che in carriera ha scritto per il leggendario Kronos Quartet, per il violoncellista Yo-Yo Ma, per il soprano Dawn Upshaw, per il pianista Leon Fischer e per molti altri grandi interpreti.
Conclusa la sezioni concerti, il «Ritratti Festival» propone sino a venerdì 4 agosto le personali di Giuliana Storino e Sarah Jérôme in dialogo tra loro nella Casa Santa, nella chiesa di Santa Maria della Zaffara e nella chiesa di San Giovanni per la sezione «Ritratti Exhibit», iniziativa realizzata in collaborazione con Doppelgaenger e Galleria Marina Bastianello (apertura ore 19-22, ingresso libero).
Tutti i dettagli su www.ritrattifestival.it.
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Cultura e Spettacoli