Salento, 'Dati e fatti smentiscono la narrazione di prezzi esagerati'


BARI - Il Salento, spesso oggetto di dibattito per i suoi costi turistici, vede una narrazione distorta secondo Paolo Pagliaro, Consigliere Regionale e Presidente del Movimento Regione Salento. Nel bel mezzo di una campagna denigratoria nei confronti del settore turistico-ricettivo pugliese, Pagliaro affronta il tema dei prezzi e degli aumenti in linea con l'inflazione a livello nazionale.

Pagliaro sottolinea che il concetto di costi eccessivi è una fotografia parziale dell'offerta turistica salentina. Mentre le lamentele riguardano, ad esempio, la frisa gourmet a 16 euro, egli sottolinea che le opzioni sono varie, e la scelta di piatti più semplici comporta prezzi più accessibili. Questi prezzi vengono chiaramente esposti nei listini dei locali, dimostrando trasparenza e diversità di opzioni. Un esempio di ciò è una frisa di grano nero con ingredienti tradizionali a soli 3 euro e 50 centesimi in un lido a Castro.

La questione dei prezzi in spiaggia è altrettanto discussa da Pagliaro. Egli menziona che un ombrellone e due lettini costano 21 euro al giorno, mentre 17 euro garantiscono un ombrellone e due sdraio nel periodo di maggiore affluenza. Tuttavia, sottolinea che è possibile fruire anche della scogliera libera a costo zero per godersi il mare.

Il Consigliere Regionale utilizza dati concreti per confutare l'idea che la Puglia sia eccessivamente costosa. Citando l'istituto Demoskopica, Pagliaro afferma che l'inflazione turistica in Puglia è allineata con il dato nazionale, con un aumento del 8,5%. Questo posiziona la Puglia a metà classifica rispetto ad altre regioni con aumenti più elevati, come Lazio, Lombardia, Toscana e Molise.

Pagliaro conclude sottolineando che, nonostante la campagna di stampa avversa, la Puglia registra numerose prenotazioni e percentuali di strutture al completo. I dati forniti dal principale motore di ricerca di viaggi e vacanze indicano che la Puglia ha il più alto numero di prenotazioni settimanali nel periodo di Ferragosto, oltre a una percentuale di occupazione del 90% dall'8 al 20 agosto.

In ultima analisi, Pagliaro invita i critici a guardare oltre i presupposti negativi e riconoscere il valore della bellezza del Salento e del suo mare, che giustificano, secondo lui, una spesa aggiuntiva.

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