BARI - La direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio dichiara quanto segue:
“In merito alla strategia #mareAsinistra e alla reazione suscitata dalla sua illustrazione in una recente intervista è opportuno dare qualche chiarimento. Ben lungi dal voler attaccare il Governo, le mie parole erano quelle di chi si trova tecnicamente ad applicare le norme e registra una criticità . La circostanza che con il Fondo di coesione non si possano più finanziare i servizi (come per esempio quelli rivolti alla cura dell’infanzia o delle persone anziane o non autosufficienti) è, appunto, una criticità , peraltro sollevata da tutte le Regioni in sede di Conferenza e condivisa dalle strutture tecniche. Evidenziarla ha lo scopo di condividere l’esigenza di una riflessione aggiuntiva e certamente non quello di creare tensione. Chi sta nelle amministrazioni pubbliche, sia come dipendente tutti i giorni a lavoro, sia come direttore di un dipartimento e quindi con un difficile ruolo di organizzazione e di raccordo con la politica, ha il dovere di rispettare le leggi ma anche di trovare soluzioni e superare le difficoltà a favore della comunità amministrata. L’indicazione della Giunta sulla strategia di attrazione dei talenti è quella di far partire il processo partecipativo intorno al documento preliminare approvato e di coinvolgere tutti: istituzioni, imprese, parti sociali, terzo settore. Ma naturalmente prima di tutto la politica: sia maggioranza che opposizione in un confronto aperto e democratico che consenta una scrittura condivisa con tutto il territorio anche in applicazione dei principi di collaborazione istituzionale fra i diversi livelli di governo. Il decremento demografico è un fenomeno nazionale: persino la Regione Emilia-Romagna ha perso circa 15.000 abitanti all’anno negli ultimi anni ed è corsa ai ripari con una legge sulla attrazione dei talenti pubblicata a febbraio del 2023. Per attrarre cittadini (che restino, che ritornino o che arrivino) in un territorio è necessario assicurare un ecosistema di condizioni: il lavoro certamente ma anche la qualità della vita che passa attraverso le infrastrutture materiali ed immateriali del territorio stesso. In questo ambito quindi i servizi sono da considerarsi una componente di cui si tiene particolarmente conto. Spero che questa sia una occasione per aprire un dibattito costruttivo che faccia il bene della Puglia ed, in questo caso specifico, delle persone che decidono di viverci”.
“In merito alla strategia #mareAsinistra e alla reazione suscitata dalla sua illustrazione in una recente intervista è opportuno dare qualche chiarimento. Ben lungi dal voler attaccare il Governo, le mie parole erano quelle di chi si trova tecnicamente ad applicare le norme e registra una criticità . La circostanza che con il Fondo di coesione non si possano più finanziare i servizi (come per esempio quelli rivolti alla cura dell’infanzia o delle persone anziane o non autosufficienti) è, appunto, una criticità , peraltro sollevata da tutte le Regioni in sede di Conferenza e condivisa dalle strutture tecniche. Evidenziarla ha lo scopo di condividere l’esigenza di una riflessione aggiuntiva e certamente non quello di creare tensione. Chi sta nelle amministrazioni pubbliche, sia come dipendente tutti i giorni a lavoro, sia come direttore di un dipartimento e quindi con un difficile ruolo di organizzazione e di raccordo con la politica, ha il dovere di rispettare le leggi ma anche di trovare soluzioni e superare le difficoltà a favore della comunità amministrata. L’indicazione della Giunta sulla strategia di attrazione dei talenti è quella di far partire il processo partecipativo intorno al documento preliminare approvato e di coinvolgere tutti: istituzioni, imprese, parti sociali, terzo settore. Ma naturalmente prima di tutto la politica: sia maggioranza che opposizione in un confronto aperto e democratico che consenta una scrittura condivisa con tutto il territorio anche in applicazione dei principi di collaborazione istituzionale fra i diversi livelli di governo. Il decremento demografico è un fenomeno nazionale: persino la Regione Emilia-Romagna ha perso circa 15.000 abitanti all’anno negli ultimi anni ed è corsa ai ripari con una legge sulla attrazione dei talenti pubblicata a febbraio del 2023. Per attrarre cittadini (che restino, che ritornino o che arrivino) in un territorio è necessario assicurare un ecosistema di condizioni: il lavoro certamente ma anche la qualità della vita che passa attraverso le infrastrutture materiali ed immateriali del territorio stesso. In questo ambito quindi i servizi sono da considerarsi una componente di cui si tiene particolarmente conto. Spero che questa sia una occasione per aprire un dibattito costruttivo che faccia il bene della Puglia ed, in questo caso specifico, delle persone che decidono di viverci”.