Tragedia a San Vito di Negrar, travolto e abbandonato: morto un ragazzo di 13 anni


Una tragedia ha colpito la provincia di Verona, a San Vito di Negrar, dove un ragazzo di 13 anni è stato travolto da un'auto e poi abbandonato dal conducente, che si è dato alla fuga. L'incidente è avvenuto poco prima della mezzanotte di ieri, in via San Vito, una strada che attraversa il paese.

Dalle prime informazioni, il minorenne stava camminando da solo quando è avvenuto l'impatto con l'auto. Il giovane è stato trasportato in gravissime condizioni all'ospedale di Borgo Trento, a Verona, ma purtroppo non è stato possibile salvarlo, e il 13enne è morto poche ore dopo. La sua morte è stata una notizia devastante per la comunità, soprattutto considerando che il ragazzo avrebbe compiuto 14 anni a settembre.

Secondo i medici della terapia intensiva e d'emergenza dell'Azienda Ospedaliera universitaria di Verona, il giovane "poteva essere salvato se fosse stato soccorso" tempestivamente dopo l'incidente. Purtroppo, la fuga del conducente ha avuto conseguenze tragiche per la vita del ragazzo.

Fortunatamente, le forze dell'ordine sono state in grado di individuare e rintracciare l'uomo che era alla guida dell'auto. Si tratta di un operaio veronese di 39 anni, con alcuni precedenti, tra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebrezza.

L'individuazione del conducente è avvenuta grazie al sistema di videosorveglianza comunale e all'analisi dei frammenti di fanale e specchietto retrovisore trovati sul luogo dell'incidente. Dopo aver individuato il modello del veicolo coinvolto, i militari hanno esaminato le immagini di videosorveglianza e individuato il mezzo, intestato a una donna di 64 anni, ma in uso al figlio, il 39enne coinvolto nell'incidente.

Nonostante la confessione di essere stato alla guida dell'auto la notte dell'incidente, l'uomo ha negato di aver investito il ragazzo. Tuttavia, la macchina presenta danni compatibili con i frammenti rinvenuti sul terreno.

Secondo i sanitari, le lesioni riportate dal giovane non sarebbero da sole "compatibili con il decesso", ma è stato il periodo di tempo in cui è rimasto a terra, prima di essere notato da un passante, a causare l'arresto cardiaco per ipossia da schiacciamento, che ha portato alla sua morte. La comunità è profondamente scossa da questa tragica vicenda, e ora è importante che giustizia sia fatta per il giovane vittima e la sua famiglia.

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