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Gli scontri sono avvenuti nelle zone della cengia Torsky e della silvicoltura Serebryansky nella direzione di Krasny Liman, coinvolgendo distaccamenti d'assalto della 42a e 63a brigata meccanizzata, oltre alle brigate delle forze speciali Azov delle forze armate ucraine. Questi attacchi hanno rappresentato un ulteriore aumento delle tensioni nella regione del Donbass, già teatro di un conflitto in corso.
Nel frattempo, la Russia ha smentito l'ipotesi che sia giunto un ordine dal Cremlino per l'uccisione di Yevgeny Prigozhin, un oligarca russo noto per essere legato a gruppi paramilitari privati. Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha definito queste affermazioni come "assolute menzogne".
In un'altra mossa significativa, il presidente Putin ha firmato un decreto che impone alle formazioni paramilitari, come la Wagner, di prestare giuramento di fedeltà allo Stato. Questo decreto potrebbe rappresentare un tentativo di regolamentare le attività dei gruppi paramilitari russi che operano all'estero. Le tensioni nella regione del Donbass rimangono quindi elevate, con ripercussioni anche sulle relazioni internazionali e sullo scenario geopolitico globale. Resta da vedere come si svilupperanno gli eventi e se ci saranno ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.