Assistenza sanitaria nel Carcere di Bari: la Medicina Penitenziaria risponde alle criticità

BARI - In risposta alle criticità sollevate dal SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) riguardo al centro clinico del Carcere di Bari, la Medicina Penitenziaria della ASL di Bari ha voluto chiarire il proprio ruolo e le responsabilità nell'assistenza sanitaria fornita ai detenuti.

È stato sottolineato che la Medicina Penitenziaria si occupa esclusivamente dell'assistenza sanitaria ai detenuti e non è coinvolta nelle questioni legate alle problematiche strutturali, come gli spazi o il sovraffollamento. Questi aspetti rientrano nella competenza esclusiva del Ministero di Grazia e Giustizia.

Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha già sollecitato il Governo e il Ministro della Giustizia, Marta Nordio, affinché affrontino le questioni strutturali e logistiche del Carcere di Bari, ma la sua influenza è limitata a livello regionale.

È stato sottolineato che il lavoro della Medicina Penitenziaria nel fornire assistenza sanitaria ai detenuti è stato elogiato dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, dimostrando l'impegno nel garantire cure adeguate ai pazienti detenuti.

Va notato che il numero elevato di pazienti detenuti nel centro è spesso dovuto alla lentezza dei rientri negli istituti di provenienza dopo che la UOC di Medicina Penitenziaria di Bari ha stabilizzato e curato i pazienti inviati da diverse parti d'Italia. Ciò evidenzia l'importanza del ruolo svolto dalla Medicina Penitenziaria nella gestione delle cure sanitarie nel contesto carcerario.

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