Calcio in Puglia: ecco come partono Lecce, Bari e Foggia


Una nuova salvezza da difendere, una promozione da inseguire, un sogno da conquistare. La Puglia di Lecce, Bari e Foggia riparte da tre obiettivi diversi per ogni club. Dopo l’avvio sprint, i salentini puntano a confermarsi e a raggiungere la salvezza con largo anticipo, nonostante l’inizio promettente possa far sperare a qualcosa di davvero ambizioso. Il Bari resta in prima fascia tra le pretendenti per il salto di categoria, ma dovrà dimenticare in fretta la delusione cocente della debacle di giugno ad opera di Ranieri. Discorso analogo per il Foggia, reduce dalla sconfitta in finale di Lecco, rinnovato in campo e in panchina: delle tre è la formazione con maggiori incognite sul rendimento futuro. Difficile fare previsioni. La Puglia sará protagonista, dunque, di tutti e tre i principali campionati italiani di calcio, con tre squadre che puntano ad obiettivi chiari e definiti, sui quali è possibile anche provare a puntare e fare la propria previsione utilizzando uno dei bonus presenti sul mercato. Prima di scegliere quale usare è sempre bene informarsi leggendo pagine informative sul tema, come una guida sul Bonus Sisal che si trova in rete e che spiega come riscattare e usare questa offerta.

Dopo la salvezza al fotofinish dell’ultima stagione, la squadra salentina riparte da Roberto D’Aversa e dal solito mercato strategico di Pantaleo Corvino, maestro nella costruzione di formazioni competitive con budget low-cost. Una vita a scoprire talenti, quella di Pantaleo, che non si nasconde ai microfoni della stampa: “Spiego ai giocatori il territorio e gli mando anche immagini e filmati". Così ha conquistato i vari Krstovic, Almqvist, Ramadani, Rafia, Dorgu e Kaba. Il Lecce riparte con un inizio da record: 7 punti in 3 partite. E riparte dal gioco di Roberto D’Aversa che con il suo 4-3-3 dovrà modellare una squadra orfana di alcuni artefici della salvezza: Colombo, Umtiti e Hjulmand. Dalla sua può già contare sul montenegrino Krstovic che dopo tre uscite stagionali, più che una scommessa, sembra già una certezza. Il Lecce riparte insomma dal calciomercato esotico di Corvino, come al solito tutto da scoprire. Hamza Rafia, trequartista tunisino, l’anno scorso in C ha realizzato 15 assist tra Juventus Next Gen e Pescara. Mohamed Kaba, mezzala dinamica nonostante i suoi 185 centimetri, vanta due stagioni in Ligue 2 francese a 22 anni non ancora compiuti. Patrick Dorgu, terzino danese dalle giovanili del Nordsjaelland, concentrato di atletismo e tecnica, potrebbe anche insidiare il posto da titolare di Antonino Gallo. E poi Nikola Krstovic, l’anno scorso con gli slovacchi del Dunajska Streda, 35 partite giocate in tutte le competizioni: sono stati 26 i gol segnati, tra cui 5 nelle 6 partite giocate nei turni di qualificazione alla Conference League. Ambidestro tecnico con buona fisicità. Il Lecce riparte soprattutto da tutto questo. Anzi, è già ripartito alla grande.

Da una salvezza al fotofinish alla mancata promozione del Bari in un finale da incubo. I biancorossi ripartono con l’obbligo di dimenticare il passato recente, fermo al 93° del San Nicola, dopo l’imbucata in area piccola di Pavoletti. Mignani riparte dal calciomercato del DS Polito e si mostra fiducioso: “Oltre alla problematica di Ménez siamo riusciti a costruire una rosa competitiva e omogenea, abbiamo due giocatori per ogni ruolo, in mezzo al campo abbiamo più soluzioni”. Sul fronte tattico Mignani sottolinea che “Ci siamo messi nelle condizioni di poter giocare con più moduli. Ma non è il modulo che fa la differenza, piuttosto l'interpretazione dei concetti. Credo che a prescindere dal modulo abbiamo calciatori che possono fare più cose". Il Bari riparte così da quattordici arrivi e altrettante partenze, con i vari Diaw, Achik, Pissardo, Aramu, Koutsoupias e Acampora. Il rebus principale resta l’attacco. “Andiamo in campo per combattere e non ci tiriamo mai indietro”, ha sottolineato il tecnico nel post-Ternana, “Diamo tutto, sono queste le cose che posso dire. Lavoreremo h24 per rendere il Bari sempre più competitivo". Pur non essendo in primissima fascia, i biancorossi fanno parte della griglia di squadre che possono puntare al salto di categoria. Il tutto, senza necessariamente vincere al primo posto il campionato cadetto, il quale si prepara a stringere rapporti sempre più stretti con il presidente della Qatar Football Association Al-Thani. Un colpo importante per la Seconda Serie Italiana.

Da una mancata promozione all’altra, da Bari a Foggia. Anche i satanelli hanno l’obbligo di dimenticare il passato recente, fermo al Rigamonti Ceppi, scenario dell’imprevista promozione del Lecco in B. Il Foggia riparte da Mirko Cudini, terza panchina nel calcio professionistico dopo Campobasso e Andria. Modulo preferito: 4-3-3. Ritorno della difesa a quattro e pacchetto arretrato con Cucchietti tra i pali e ultima linea con Garattoni, Marzupio, Carillo e Rizzo. Abbondanza interessante a centrocampo, con Di Noia, Marino, Schenetti che dovrebbero essere la prima scelta del tecnico. In alternativa, Vacca e Frigerio potrebbero scalare le gerarchie per un posto in mediana. Gli altri nomi sono quelli di Martini, Rossi e Fiorini. Fuori rosa Odjer. Agnelli, Pazienza e Divietro sono gli under in rosa. In attacco spazio a Peralta, Beretta, Embalo, quest’ultimo neo-acquisto dal Cittadella in B. Nel complesso, pressing alto e costruzione dal basso per il nuovo Foggia di Canonico, che avrà bisogno di tempo considerando il ritardo della preparazione e del ritiro e l’arrivo in extremis di numerosi atleti. I satanelli puntano a confermarsi almeno come una delle piazze insidiose del girone.

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