Inondazioni in Libia: 'Calamità di proporzioni epiche'

Le Nazioni Unite hanno definito le recenti inondazioni in Libia una "calamità di proporzioni epiche", mentre l'impatto della tempesta Daniel continua a essere devastante. Secondo le ultime stime, i morti a Derna potrebbero raggiungere le 20.000 persone, rendendo questa tragedia una delle peggiori nella storia recente del Paese.

Il direttore del Centro medico Al-Bayda, Abdul Rahim Mazi, ha fornito questa allarmante stima al quotidiano The Guardian. L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha anche riferito che almeno 30.000 persone sono state sfollate a causa delle inondazioni.

Le testimonianze dirette da parte dei soccorritori e dei funzionari locali dipingono un quadro angosciante della situazione a Derna. Il ministro della Sanità del governo sostenuto dal Parlamento di Tobruk, Othman Abdel Jalil, ha dichiarato che la situazione nella città è catastrofica. I corpi delle vittime giacciono in molti luoghi, e ci sono famiglie ancora bloccate nelle loro case sotto le macerie.

Hichem Chkiouat, ministro dell'Aviazione civile, ha testimoniato di aver visto corpi ovunque, nel mare, nelle valli e sotto gli edifici. La città ha subito danni estesi, con l'acqua che è salita fino a tre metri, distruggendo case, veicoli e strade. Le operazioni di soccorso sono state rese più difficili dalle condizioni delle vie di comunicazione, e in alcuni casi, sono state reindirizzate via mare.

L'Italia ha risposto all'emergenza con l'invio di aiuti umanitari. La Marina Militare italiana ha inviato la nave San Giorgio, che fornirà supporto logistico, di comando e controllo, oltre a supporto sanitario. Inoltre, sono stati inviati team di soccorso, esperti di rischio acquatico e materiale di supporto.

La Croce Rossa Italiana ha inviato idrovore, strutture sanitarie, potabilizzatori e altro materiale d'emergenza. Gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio di fondi di emergenza alle organizzazioni umanitarie e stanno coordinando con le autorità libiche e le Nazioni Unite per fornire ulteriore supporto. Anche la Russia, l'Unione Europea e l'ONU stanno mobilitando risorse per aiutare le persone colpite da questa catastrofe.

Oltre alle sfide attuali, si teme che un'epidemia di colera sia imminente a causa delle acque inquinate e dei corpi in decomposizione. La situazione in Libia rimane critica, e gli sforzi di soccorso e assistenza sono in corso per alleviare le sofferenze della popolazione colpita.