Lampedusa: una notte di tregua nel caos migratorio, ma la crisi continua
Lampedusa, una delle isole italiane più colpite dall'afflusso di migranti, ha vissuto una notte di tregua dopo 48 ore di intensa attività migratoria. Dopo lo sbarco di 2.154 migranti in 51 piccole imbarcazioni il giorno precedente e di altri 5.112 con 110 natanti martedì, le ultime ore hanno visto un temporaneo stop negli sbarchi. Tuttavia, nell'hotspot di Contrada Imbriacola, si trovano ancora 4.457 migranti, e sono previsti ulteriori trasferimenti per oggi.
Quasi duemila persone lasceranno l'isola nelle prossime ore. Di queste, 453 saranno trasferite a Trapani tramite la nave dedicata "Lampedusa", mentre altre 480 verranno condotte ad Augusta tramite la nave "Veronesi". Inoltre, 700 migranti partiranno verso Porto Empedocle a bordo del traghetto di linea Galaxy, mentre 300 saranno trasportati a Catania grazie alla nave militare Orione.
Il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, ha espresso preoccupazione riguardo alla situazione migratoria. In un'intervista al Corriere della Sera, ha avvertito che la crisi dei migranti potrebbe persino peggiorare e ha sottolineato che l'Italia non può essere lasciata da sola a fronteggiare questa sfida. Ha dichiarato che è necessario un impegno continentale e ha coinvolto le Nazioni Unite e il G20 per affrontare la questione in modo più ampio.
Tajani ha evidenziato che l'instabilità nella regione sub-sahariana sta mettendo un enorme peso sull'Italia in termini di accoglienza e costi. Ha anche comunicato di aver convocato gli ambasciatori di Guinea e Costa d'Avorio e di essere in contatto con i suoi omologhi di Algeria e Tunisia.
Il ministro ha annunciato che il piano dell'Unione Europea per la Tunisia sarà discusso a New York e ha sottolineato la necessità che le istituzioni europee collaborino per attuare immediatamente il piano. Ha evidenziato le differenze tra i paesi europei, con la Francia e la Germania che affrontano principalmente problemi di immigrazione secondaria, mentre l'Italia è al centro dell'immigrazione primaria che richiede aiuti urgenti e accoglienza.
Tajani ha sottolineato l'importanza di affrontare il problema alla radice, sottolineando che senza un piano adeguato per l'Africa, la crisi migratoria non potrà essere risolta in modo duraturo. La situazione a Lampedusa rimane un simbolo delle sfide complesse che l'Europa deve affrontare in questa crisi migratoria in continua evoluzione.
Quasi duemila persone lasceranno l'isola nelle prossime ore. Di queste, 453 saranno trasferite a Trapani tramite la nave dedicata "Lampedusa", mentre altre 480 verranno condotte ad Augusta tramite la nave "Veronesi". Inoltre, 700 migranti partiranno verso Porto Empedocle a bordo del traghetto di linea Galaxy, mentre 300 saranno trasportati a Catania grazie alla nave militare Orione.
Il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, ha espresso preoccupazione riguardo alla situazione migratoria. In un'intervista al Corriere della Sera, ha avvertito che la crisi dei migranti potrebbe persino peggiorare e ha sottolineato che l'Italia non può essere lasciata da sola a fronteggiare questa sfida. Ha dichiarato che è necessario un impegno continentale e ha coinvolto le Nazioni Unite e il G20 per affrontare la questione in modo più ampio.
Tajani ha evidenziato che l'instabilità nella regione sub-sahariana sta mettendo un enorme peso sull'Italia in termini di accoglienza e costi. Ha anche comunicato di aver convocato gli ambasciatori di Guinea e Costa d'Avorio e di essere in contatto con i suoi omologhi di Algeria e Tunisia.
Il ministro ha annunciato che il piano dell'Unione Europea per la Tunisia sarà discusso a New York e ha sottolineato la necessità che le istituzioni europee collaborino per attuare immediatamente il piano. Ha evidenziato le differenze tra i paesi europei, con la Francia e la Germania che affrontano principalmente problemi di immigrazione secondaria, mentre l'Italia è al centro dell'immigrazione primaria che richiede aiuti urgenti e accoglienza.
Tajani ha sottolineato l'importanza di affrontare il problema alla radice, sottolineando che senza un piano adeguato per l'Africa, la crisi migratoria non potrà essere risolta in modo duraturo. La situazione a Lampedusa rimane un simbolo delle sfide complesse che l'Europa deve affrontare in questa crisi migratoria in continua evoluzione.