Michelle, familiari si oppongono alla richiesta di archiviazione

SANTERAMO IN COLLE - La richiesta di archiviazione presentata a luglio dalla Procura di Bari nel caso della morte di Michelle Baldassarre, la donna di 55 anni trovata carbonizzata nelle campagne di Santeramo in Colle (Bari) il 9 febbraio 2023, è stata respinta dai familiari della vittima. La Procura aveva ipotizzato il suicidio come causa della morte, ma i legali delle figlie e delle sorelle di Michelle Baldassarre hanno richiesto ulteriori indagini.

Il pm Baldo Pisani aveva basato l'ipotesi di suicidio non solo sull'autopsia, ma anche su elementi di indagine acquisiti tramite sommarie informazioni e dalle conversazioni dei familiari della vittima. Tuttavia, i familiari si sono opposti a questa conclusione, sostenendo che Michelle Baldassarre non avrebbe compiuto un gesto simile da sola.

Gli avvocati delle parti civili hanno presentato richieste per ulteriori indagini, tra cui l'acquisizione della copia forense del cellulare del marito della vittima, Vito Passalacqua. Passalacqua è attualmente sotto processo per maltrattamenti a danno dell'ex moglie, per i quali è ai domiciliari dal dicembre 2022. Inoltre, ieri si è svolta un'udienza del processo abbreviato in cui è imputato Passalacqua, il quale verrà ascoltato in aula il 2 novembre.

Durante l'udienza odierna, la gup ha acquisito alcuni documenti su richiesta delle parti, tra cui la perizia psichiatrica postuma sulla vittima, un'osservazione di parte sulla perizia stessa fatta da un consulente dei familiari, l'autopsia e il contenuto delle chat tra il padre e le figlie negli anni dal 2015 al 2022. La vicenda continua a svilupparsi mentre si cerca di fare chiarezza sulla tragica morte di Michelle Baldassarre.

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