Omicidio Ladisi a Santeramo: condannata badante

BARI - Nell'ambito di un processo complesso e lungo, la 61enne Anna Maria Natale è stata condannata a 18 anni di reclusione dalla Corte di Assise di Appello, nel processo bis di secondo grado, per l'omicidio dell'81enne Santa Ladisi avvenuto a Santeramo ben 13 anni fa. Questa sentenza giunge dopo l'annullamento dell'assoluzione in primo grado da parte della Cassazione.

L'accusa a carico di Anna Maria Natale era di aver ucciso Santa Ladisi in modo brutale, affermando che avesse sbattuto la testa della vittima sul tavolo, poi l'avesse strangolata e infine chiuso la testa della vittima in una busta di cellophane sigillata all'altezza del collo con nastro adesivo. Nel corso dell'omicidio, Anna Maria Natale avrebbe anche sottratto quattro anelli e un bracciale d'oro che la vittima indossava, consegnandoli successivamente a un'altra badante con l'incarico di nasconderli.

Un elemento importante di questa vicenda è la prescrizione dichiarata per l'altra imputata, la 59enne Giovanna Ranella, badante di una vicina di casa della vittima. Secondo l'accusa la Ranella sarebbe stata coinvolta nel tentativo di depistare le indagini simulando una rapina, ma tale complicità non è mai stata accertata a causa della prescrizione del reato.

Questo caso mette in luce la complessità delle indagini in situazioni di omicidio e l'importanza di un sistema giudiziario che lavora per garantire giustizia anche a distanza di molti anni dall'accaduto. La condanna di Anna Maria Natale segna un punto di svolta in questa lunga vicenda e offre un minimo conforto alla famiglia della vittima.

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