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L'Unione Europea continua ad affrontare complessi negoziati per giungere a un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo, ma l'intesa sembra ancora lontana. Mentre il cancelliere tedesco Scholz ha dato il suo via libera al regolamento sulla gestione delle crisi, l'Italia ha espresso esitazione sull'intesa chiave per la finalizzazione del Patto.
"Nessun via libera affrettato, il testo va approfondito", è stato l'annuncio da parte di Roma in risposta al nuovo compromesso proposto dalla Spagna. Questa dichiarazione riflette la preoccupazione dell'Italia sulla proposta, con particolare attenzione ai salvataggi delle ONG, uno dei nodi rimanenti da risolvere.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione dell'Eu Med9 Summit a Malta, ha dichiarato la volontà di affrontare il tema con celerità ma ha espresso preoccupazione per alcuni emendamenti presentati dalla Germania, soprattutto quelli che riguardano le attività delle ONG.
Meloni ha proposto un nuovo emendamento in base al quale il paese responsabile dell'accoglienza dei migranti trasportati su una nave ONG dovrebbe essere quello della bandiera della nave stessa. Questa proposta riflette la volontà italiana di evitare che la solidarietà si traduca in un carico eccessivo per un solo paese.
Il conflitto con la Germania sulle attività delle ONG è uno degli ostacoli principali nelle trattative. L'Italia ha espresso preoccupazione per il fatto che alcune navi delle ONG battenti bandiera tedesca abbiano effettuato salvataggi in acque italiane durante il vertice decisivo sull'accordo sulla migrazione a Bruxelles.
La frenata di Roma sul Patto ha oscurato l'entusiasmo iniziale della Spagna, che detiene la presidenza di turno dell'UE. L'Unhcr ha anche espresso preoccupazione per la situazione a Lampedusa, sottolineando che l'Italia non può essere lasciata sola nel rispondere alle sfide degli arrivi di migranti.
La questione della migrazione rimane un tema cruciale per l'Unione Europea, con numerose sfide da affrontare, tra cui la gestione degli sbarchi, la solidarietà tra i paesi membri e la lotta contro le reti di traffico di esseri umani. Gli sforzi per giungere a un accordo che soddisfi tutti i paesi membri continuano, ma restano complessi e delicati.