BARI - “In questa settimana sono state avviate tre conferenze di servizi per l’istituzione di tre nuovi parchi naturali. La Puglia presto si doterà di nuovi gioielli naturalistici tutelati e valorizzati. Si tratta dei parchi di “La Gravina di Gravina in Puglia”, “Lama Santa Croce” in territorio di Bisceglie e “Lame San Giorgio e Giotta”, nei territori di Bari, Casamassima, Gioia del Colle, Noicattaro, Rutigliano, Sammichele e Triggiano. Prosegue senza sosta il nostro impegno nella salvaguardia delle bellezze paesaggistiche e ambientali pugliesi”. Lo annuncia Anna Grazia Maraschio, assessora all’ambiente della Regione Puglia.
Per quanto riguarda il parco “La Gravina di Gravina in Puglia”, la definizione dell’area da sottoporre a protezione avverrà valutando le enormi bellezze ed i grandi valori presenti. Il territorio, nella sua particolare conformazione morfologica, si presta a differenti chiavi di lettura che l’istituzione del Parco intende valorizzare. Si tratta di un’area abitata fin da tempi remoti, in cui la presenza dell’uomo è sempre stata simbiotica con gli elementi naturali. Il solco principale della gravina unito con le particolarità del centro storico, costruito con lo stesso materiale del terreno a cui è saldato; le risorse appartenenti al sistema delle acque, con il torrente Gravina; le folte presenze di aree ricoperte da vegetazione ubertosa, tutto questo sarà oggetto di interesse per fare in modo che continui più forte l’equilibrio tra uomo e natura, dal cui scambio reciproco si trarranno elementi per migliorare la qualità dell’ambiente e della vita.
Riguardo il Parco Naturale Regionale Lama Santa Croce l’area di interesse, proposta dall’amministrazione comunale di Bisceglie, si estende per circa 1000 ettari interamente all’interno territorio comunale. “La zona di Lama Santacroce è di notevole interesse perché è tra le più interessanti per gli aspetti geomorfologici tra quelle presenti in terra di Bari e offre anche singolari caratteristiche sotto il profilo naturalistico ed archeologico - prosegue l’assessora - il paesaggio si presenta ancora completamente selvaggio, ricoperto da vegetazione spontanea e con aree a coltivi, di cui si terrà debitamente conto in un’ottica di valorizzazione anche delle produzioni agricole”.
“Riguardo il Parco Naturale Regionale Lame San Giorgio e Giotta vogliamo porre sotto tutela una superficie pari a 4.800 ettari. La valenza ecologica di queste lame è legata alla presenza al loro interno, nella forma di veri e propri corridoi incassati, di elementi di naturalità costituiti dalla copertura vegetale, che attraversano la campagna coltivata e parti di territorio fortemente antropizzato, fornendo un concreto apporto di biodiversità e garantendo il deflusso delle acque verso il naturale sbocco a mare”, conclude Maraschio.
Per quanto riguarda il parco “La Gravina di Gravina in Puglia”, la definizione dell’area da sottoporre a protezione avverrà valutando le enormi bellezze ed i grandi valori presenti. Il territorio, nella sua particolare conformazione morfologica, si presta a differenti chiavi di lettura che l’istituzione del Parco intende valorizzare. Si tratta di un’area abitata fin da tempi remoti, in cui la presenza dell’uomo è sempre stata simbiotica con gli elementi naturali. Il solco principale della gravina unito con le particolarità del centro storico, costruito con lo stesso materiale del terreno a cui è saldato; le risorse appartenenti al sistema delle acque, con il torrente Gravina; le folte presenze di aree ricoperte da vegetazione ubertosa, tutto questo sarà oggetto di interesse per fare in modo che continui più forte l’equilibrio tra uomo e natura, dal cui scambio reciproco si trarranno elementi per migliorare la qualità dell’ambiente e della vita.
Riguardo il Parco Naturale Regionale Lama Santa Croce l’area di interesse, proposta dall’amministrazione comunale di Bisceglie, si estende per circa 1000 ettari interamente all’interno territorio comunale. “La zona di Lama Santacroce è di notevole interesse perché è tra le più interessanti per gli aspetti geomorfologici tra quelle presenti in terra di Bari e offre anche singolari caratteristiche sotto il profilo naturalistico ed archeologico - prosegue l’assessora - il paesaggio si presenta ancora completamente selvaggio, ricoperto da vegetazione spontanea e con aree a coltivi, di cui si terrà debitamente conto in un’ottica di valorizzazione anche delle produzioni agricole”.
“Riguardo il Parco Naturale Regionale Lame San Giorgio e Giotta vogliamo porre sotto tutela una superficie pari a 4.800 ettari. La valenza ecologica di queste lame è legata alla presenza al loro interno, nella forma di veri e propri corridoi incassati, di elementi di naturalità costituiti dalla copertura vegetale, che attraversano la campagna coltivata e parti di territorio fortemente antropizzato, fornendo un concreto apporto di biodiversità e garantendo il deflusso delle acque verso il naturale sbocco a mare”, conclude Maraschio.