RSA, Pagano (Pd): 'Da Cdx risposte strumentali e pressappochiste'

BARI - “Le truppe cammellate del Governo Meloni continuano le loro scorribande anche nella nostra regione. Dopo aver paventato la possibilità (ridicola) di retate squadriste nei nostri ospedali, ora attaccano l’amministrazione Emiliano su responsabilità che non le appartengono. La questione delle RSA è semplice per chi è in buona fede e sa dare una corretta interpretazione alle leggi nazionali. È evidente che la destra stia conducendo questa partita con spirito propagandistico.” Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico.

“Il consigliere Ventola, così come il consigliere Zullo, dovrebbero farsi qualche domanda, prima di dare risposte pressappochiste. Come mai, secondo loro, l’escamotage utilizzato da Piemonte e Lombardia non è stato usato da tutte le regioni italiane, comprese le altre 14 governate dal cdx? Spostare il focus dal requisito in sé (la proporzione tra personale e posti autorizzati) alla “vigilanza” del requisito, non mette a riparo dalle conseguenze di una violazione della norma nazionale. E la Regione Puglia, ben conscia di cosa prevede la legge e delle ripercussioni di contraddirla, non può intraprendere lo stesso percorso come se fosse una toppa al buco creato dalla norma nazionale. Così facendo, non solo esporrebbe dirigenti e gestori a sanzioni pesanti, ma darebbe un segnale di totale indifferenza verso i diritti di tutti i professionisti che a diverso titolo lavorano in queste strutture. Serve comprendere le ragioni dei proprietari delle Strutture insieme a quelle dei lavoratori, che non possono tollerare altri margini di precarietà. Come al solito - conclude il dem - servono equilibrio e studio, due qualità che la destra non sembra possedere. La cosa più imbarazzante è la patetica incapacità di lettura dei testi normativi da parte di rappresentanti del popolo. Basterebbe che facessero intervenire il loro sottosegretario alla Sanità Gemmato per affrontare per tutto il territorio nazionale un problema che rischia di rendere insostenibile il sistema di presa in cura delle fragilità estreme.”