RUVO DI PUGLIA - Nella notte tra domenica e lunedì scorsi, la Comunità Casa di Ruvo di Puglia, fondata da don Tonino Bello, è stata vittima di un furto che ha colpito profondamente la comunità e i suoi giovani membri. Il furto ha visto il prelevamento di un trattore acquistato l'anno precedente, un veicolo dal valore economico stimato di 50mila euro, ma che per i ragazzi rappresenta molto di più: il futuro.
Vincenzo Rutigliani, responsabile della comunità, ha dichiarato con determinazione che il furto non fermerà né la comunità né il progetto che don Tonino Bello aveva ideato per questo territorio. Ha sottolineato che don Tonino avrebbe incoraggiato tutti a confidare nella Provvidenza in situazioni difficili come questa.
La Comunità Casa di Ruvo di Puglia
La comunità Casa di Ruvo di Puglia è stata fondata da don Tonino Bello con l'obiettivo di fornire un rifugio e un sostegno a coloro che affrontano problemi legati all'abuso di droghe, all'alcolismo, alla dipendenza dal gioco d'azzardo o ai problemi con la giustizia. La comunità offre un ambiente sicuro e programmi di riabilitazione per aiutare le persone a superare le loro sfide personali e a costruire un futuro migliore.
La Forza della Solidarietà
Dopo il furto del trattore, molti hanno risposto all'appello di Vincenzo Rutigliani per sostenere la comunità. Rutigliani ha spiegato che hanno deciso di avviare una raccolta fondi per riacquistare il mezzo agricolo, che rappresenta una parte essenziale dei progetti agricoli e di trasformazione alimentare della comunità.
Ha evidenziato l'enorme supporto ricevuto dalla comunità locale e da molte altre persone che hanno mostrato la loro solidarietà in risposta a questa situazione difficile. Questo dimostra ancora una volta la forza della comunità e la capacità di superare le sfide quando ci si unisce in un obiettivo comune.
L'Impatto sui Giovani
La comunità ospita attualmente 16 giovani che stanno cercando di superare le loro dipendenze patologiche. Il trattore era un elemento cruciale nel coinvolgimento dei ragazzi nelle attività quotidiane, consentendo loro di partecipare attivamente alla vita comunitaria e di acquisire competenze preziose.
Vincenzo Rutigliani ha condiviso l'impatto emotivo del furto sui ragazzi, che si sentono smarriti e delusi. Tuttavia, con la solidarietà della comunità e il desiderio di recuperare il trattore, si spera che la comunità possa presto riprendere le proprie attività e continuare a offrire sostegno e opportunità ai giovani in cerca di un futuro migliore.
In conclusione, la Comunità Casa di Ruvo di Puglia rimane un faro di speranza e di sostegno per coloro che affrontano le sfide della dipendenza, e il furto del trattore non potrà fermare la loro missione di aiuto e riabilitazione. La forza della Provvidenza e della solidarietà continua a guidare il loro cammino.
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