Taranto, sospesa per 15 giorni l’attività di due circoli privati e denuncia la titolare di un bar
TARANTO - Continuano senza sosta i servizi straordinari di controllo delle attività all’interno degli esercizi pubblici da parte della Polizia di Stato, che ha adottato, là dove si sia reso necessario, provvedimenti amministrativi finalizzati alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Il personale della Divisione Polizia Amministrativa, infatti, ha notificato ai titolari di due circoli ricreativi, siti nel centro città a poca distanza l’uno dall’altro, il decreto di sospensione ex art. 100 TULPS per 15 giorni della SCIA per la somministrazione di alimenti e bevande ai soli soci, emesso dal Questore Massimo Gambino.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito dei controlli effettuati dai poliziotti nel corso dell’ultimo anno che hanno evidenziato in entrambi i casi la presenza all’interno dei due circoli di persone gravate da numerosi pregiudizi penali quali spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni, ricettazione, estorsione, violenza, truffa, minaccia, rapina e rissa.
Pertanto considerando che tali assidue frequentazioni possono rappresentare un pericolo grave ed attuale per l'ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini, si è reso necessario emettere del provvedimento di sospensione.
Già nel novembre dello scorso i due circoli erano stati oggetto di un analogo provvedimento amministrativo.
Anche i colleghi del Commissariato Borgo sono stati impegnati, insieme al personale di Enel Distribuzione, in controlli ad attività commerciali per la verifica di eventuali irregolarità nei sistemi di fornitura di energia elettrica ed hanno accertato in un bar di Lizzano un allaccio abusivo alla rete elettrica.
L’esercizio commerciale si sarebbe allacciato direttamente alla rete elettrica dell’ENEL, mentre il relativo contratto di fornitura risultava cessato da tempo.
I tecnici specializzati hanno provveduto, pertanto, a rimuovere il dispositivo per approvvigionarsi illecitamente di corrente elettrica ed i poliziotti hanno denunciato la titolare del bar perché ritenuta presunta responsabile del reato di furto aggravato di energia elettrica.
Si stima che il danno causato al gestore di energia elettrica si aggiri intorno ai 90.000 euro.
All’interno del bar, inoltre, i poliziotti hanno riscontrato la presenza di una donna che svolgeva attività lavorativa in piena autonomia senza essere stata regolarmente assunta.
Per tali motivi sono in corso ulteriori indagini presso l’INPS e l’Ispettorato del Lavoro.
Si ribadisce che per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.
Il personale della Divisione Polizia Amministrativa, infatti, ha notificato ai titolari di due circoli ricreativi, siti nel centro città a poca distanza l’uno dall’altro, il decreto di sospensione ex art. 100 TULPS per 15 giorni della SCIA per la somministrazione di alimenti e bevande ai soli soci, emesso dal Questore Massimo Gambino.
Il provvedimento si è reso necessario a seguito dei controlli effettuati dai poliziotti nel corso dell’ultimo anno che hanno evidenziato in entrambi i casi la presenza all’interno dei due circoli di persone gravate da numerosi pregiudizi penali quali spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni, ricettazione, estorsione, violenza, truffa, minaccia, rapina e rissa.
Pertanto considerando che tali assidue frequentazioni possono rappresentare un pericolo grave ed attuale per l'ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini, si è reso necessario emettere del provvedimento di sospensione.
Già nel novembre dello scorso i due circoli erano stati oggetto di un analogo provvedimento amministrativo.
Anche i colleghi del Commissariato Borgo sono stati impegnati, insieme al personale di Enel Distribuzione, in controlli ad attività commerciali per la verifica di eventuali irregolarità nei sistemi di fornitura di energia elettrica ed hanno accertato in un bar di Lizzano un allaccio abusivo alla rete elettrica.
L’esercizio commerciale si sarebbe allacciato direttamente alla rete elettrica dell’ENEL, mentre il relativo contratto di fornitura risultava cessato da tempo.
I tecnici specializzati hanno provveduto, pertanto, a rimuovere il dispositivo per approvvigionarsi illecitamente di corrente elettrica ed i poliziotti hanno denunciato la titolare del bar perché ritenuta presunta responsabile del reato di furto aggravato di energia elettrica.
Si stima che il danno causato al gestore di energia elettrica si aggiri intorno ai 90.000 euro.
All’interno del bar, inoltre, i poliziotti hanno riscontrato la presenza di una donna che svolgeva attività lavorativa in piena autonomia senza essere stata regolarmente assunta.
Per tali motivi sono in corso ulteriori indagini presso l’INPS e l’Ispettorato del Lavoro.
Si ribadisce che per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.