MARRAKECH - Il Marocco è stato scosso da una catastrofica scossa tellurica, con un bilancio ancora provvisorio che fa tremare il cuore. Il terremoto, di magnitudo 7 sulla scala Richter, ha colpito la regione di Marrakech venerdì sera, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e perdite umane significative.
La scossa sismica è stata registrata alle 23:11 dell'8 settembre e ha avuto una durata di circa 30 secondi. La sua potenza è stata tale da essere percepita lungo tutta la dorsale dell'Atlante. L'epicentro è stato localizzato nel centro del Paese, a soli 16 chilometri dal villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, a 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech.
Le conseguenze di questa tragedia sono state devastanti, con diversi edifici che sono crollati, in particolare nelle province e nei comuni di al-Haouz, Taroudant, Chichaoua, Ouarzazate e Marrakech. Il bilancio delle vittime continua ad aumentare man mano che giungono notizie dai villaggi colpiti. Attualmente, si contano oltre mille morti e circa 1.200 feriti.
Migliaia di persone hanno trascorso la notte all'aperto, temendo ulteriori scosse o crolli. Le operazioni di soccorso sono state avviate tempestivamente per cercare di aiutare le vittime e stabilizzare la situazione. In questo contesto, la Farnesina ha riferito che ci sono circa 400 cittadini italiani in Marocco, ma fortunatamente, al momento, tutti risultano essere al sicuro.
La solidarietà internazionale non si è fatta attendere, con l'Italia che ha dichiarato la sua piena disponibilità a sostenere il Marocco in questa emergenza. La presidente del partito di opposizione italiano, Giorgia Meloni, ha espresso questa disponibilità, mentre il presidente italiano Sergio Mattarella ha affermato che l'Italia è pronta a contribuire ai complessi lavori di soccorso.
In un momento così difficile, il Marocco affronta sfide immense, e il mondo si unisce nel sostegno a questa nazione alle prese con una tragedia di proporzioni straordinarie. La priorità ora è salvare vite umane, fornire assistenza e contribuire alla ricostruzione di comunità devastate da questa terribile calamità naturale.
La scossa sismica è stata registrata alle 23:11 dell'8 settembre e ha avuto una durata di circa 30 secondi. La sua potenza è stata tale da essere percepita lungo tutta la dorsale dell'Atlante. L'epicentro è stato localizzato nel centro del Paese, a soli 16 chilometri dal villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, a 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech.
Le conseguenze di questa tragedia sono state devastanti, con diversi edifici che sono crollati, in particolare nelle province e nei comuni di al-Haouz, Taroudant, Chichaoua, Ouarzazate e Marrakech. Il bilancio delle vittime continua ad aumentare man mano che giungono notizie dai villaggi colpiti. Attualmente, si contano oltre mille morti e circa 1.200 feriti.
Migliaia di persone hanno trascorso la notte all'aperto, temendo ulteriori scosse o crolli. Le operazioni di soccorso sono state avviate tempestivamente per cercare di aiutare le vittime e stabilizzare la situazione. In questo contesto, la Farnesina ha riferito che ci sono circa 400 cittadini italiani in Marocco, ma fortunatamente, al momento, tutti risultano essere al sicuro.
La solidarietà internazionale non si è fatta attendere, con l'Italia che ha dichiarato la sua piena disponibilità a sostenere il Marocco in questa emergenza. La presidente del partito di opposizione italiano, Giorgia Meloni, ha espresso questa disponibilità, mentre il presidente italiano Sergio Mattarella ha affermato che l'Italia è pronta a contribuire ai complessi lavori di soccorso.
In un momento così difficile, il Marocco affronta sfide immense, e il mondo si unisce nel sostegno a questa nazione alle prese con una tragedia di proporzioni straordinarie. La priorità ora è salvare vite umane, fornire assistenza e contribuire alla ricostruzione di comunità devastate da questa terribile calamità naturale.
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