LECCE - Una triste vicenda di truffa è stata sventata a Lecce nella serata di venerdì 8 settembre. Un uomo di 37 anni, identificato come B.M. e originario della provincia di Napoli, è stato arrestato con l'accusa di truffa aggravata ai danni di una anziana signora di 79 anni residente nella provincia di Lecce. L'arresto è avvenuto nell'ambito del dispositivo di ordine e sicurezza pubblica predisposto dal Questore della provincia di Lecce, che aveva l'obiettivo di contrastare le numerose truffe perpetrate ai danni degli anziani in questa zona.
I fatti si sono svolti intorno alle 16:00 quando gli agenti della Squadra mobile di Lecce hanno notato un'autovettura di tipo Toyota C-HR parcheggiata con a bordo un individuo in atteggiamento sospetto. Dopo aver effettuato dei controlli, è emerso che l'auto era associata a malviventi campani noti per reati contro il patrimonio e ricercati a livello nazionale.
Gli investigatori hanno subito richiesto rinforzi e si sono organizzati per individuare un eventuale complice e l'ubicazione dell'abitazione della vittima. Durante l'appostamento, hanno notato che l'uomo a bordo dell'auto stava utilizzando il telefono cellulare in modo nervoso. Poco dopo, si è spostato in un'altra via e ha suonato all'abitazione della signora anziana.
La donna è scesa in strada e ha consegnato un sacchetto in plastica all'uomo, che si è allontanato velocemente verso la sua auto. Tuttavia, è stato bloccato dagli agenti prima di poter fuggire. Nel sacchetto sono stati trovati 100 euro in banconote da 50 euro e alcune confezioni contenenti monili d'oro, che l'uomo non è riuscito a giustificare.
Dalla vittima è emerso che era stata contattata telefonicamente da un uomo che si era presentato come un tenente dei Carabinieri e le aveva comunicato che suo figlio aveva avuto un incidente stradale. L'uomo aveva minacciato l'arresto del figlio a meno che non pagasse 16.000 euro come risarcimento per un incidente in cui era coinvolta un'altra persona. Spaventata, la signora aveva consegnato i soldi e gli oggetti preziosi.
B.M. è stato arrestato e l'autovettura utilizzata nell'operazione è stata sequestrata, insieme ai telefoni cellulari utilizzati per la truffa. L'uomo è stato immediatamente sottoposto alla misura di prevenzione personale del Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno a Lecce e nei paesi limitrofi per tre anni. L'Autorità Giudiziaria ha deciso l'immediata liberazione di B.M. ai sensi dell'art. 121 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, non ritenendo esigenze di natura cautelare.
I fatti si sono svolti intorno alle 16:00 quando gli agenti della Squadra mobile di Lecce hanno notato un'autovettura di tipo Toyota C-HR parcheggiata con a bordo un individuo in atteggiamento sospetto. Dopo aver effettuato dei controlli, è emerso che l'auto era associata a malviventi campani noti per reati contro il patrimonio e ricercati a livello nazionale.
Gli investigatori hanno subito richiesto rinforzi e si sono organizzati per individuare un eventuale complice e l'ubicazione dell'abitazione della vittima. Durante l'appostamento, hanno notato che l'uomo a bordo dell'auto stava utilizzando il telefono cellulare in modo nervoso. Poco dopo, si è spostato in un'altra via e ha suonato all'abitazione della signora anziana.
La donna è scesa in strada e ha consegnato un sacchetto in plastica all'uomo, che si è allontanato velocemente verso la sua auto. Tuttavia, è stato bloccato dagli agenti prima di poter fuggire. Nel sacchetto sono stati trovati 100 euro in banconote da 50 euro e alcune confezioni contenenti monili d'oro, che l'uomo non è riuscito a giustificare.
Dalla vittima è emerso che era stata contattata telefonicamente da un uomo che si era presentato come un tenente dei Carabinieri e le aveva comunicato che suo figlio aveva avuto un incidente stradale. L'uomo aveva minacciato l'arresto del figlio a meno che non pagasse 16.000 euro come risarcimento per un incidente in cui era coinvolta un'altra persona. Spaventata, la signora aveva consegnato i soldi e gli oggetti preziosi.
B.M. è stato arrestato e l'autovettura utilizzata nell'operazione è stata sequestrata, insieme ai telefoni cellulari utilizzati per la truffa. L'uomo è stato immediatamente sottoposto alla misura di prevenzione personale del Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno a Lecce e nei paesi limitrofi per tre anni. L'Autorità Giudiziaria ha deciso l'immediata liberazione di B.M. ai sensi dell'art. 121 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, non ritenendo esigenze di natura cautelare.