'Woke Barbies' a Molfetta racconta le donne oltre i clichè
MOLFETTA - Martedì 26 settembre nella Parrocchia di San Pio X a Molfetta via Gramsci, l’associazione
Vitainmoto, proporrà lo spettacolo di danza, musica, canto, poesia, ad ingresso gratuito, “Woke
Barbies” con Eleonora Magnifico e Annalory Fullone, il corpo di ballo Palcoscenico, la voce di
Flavia De Bartolomeo e la regia di Mirko Guglielmi.
Inserito nel programma comunale “Molfetta Summer Edition 2023”, promosso dal sindaco di Molfetta Tommaso Minervini e dall’assessore alla culture e marketing territoriale dello stesso comune Giacomo Rossiello, questo lavoro racconta di donne al di fuori di quei clichè che Barbie, la sexy-eroina, figura iconica, così radicata nel patrimonio culturale collettivo, pare invece continuare a promuovere e ricordare.
“È uno spettacolo multidisciplinare – spiega Mirko Guglielmi– in cui si alternano momenti recitativi a momenti di musica dal vivo e di coreografie. Ancora, ci sono scene in cui si lascia spazio alla intercomunicazione tra le varie arti e tra le meravigliose e sfaccettate personalità delle artiste coinvolte nel progetto”.
In scena c’è una Barbie paladina della libertà di essere, di volere, di creare oltre la sua più cruda e ingombrante fisicità. Lei è bella, esageratamente, eccessivamente curvilinea, ostentatamente sensuale, evidentemente compiaciuta di sé e serenamente vanitosa, ma libera, con l’animo da rivoluzionaria che la contraddistingue, custodito nel corpo di una pin-up. Così sulla scena, a tratti drammaturgica, a tratti romantica, a momenti comico e borderline, si alternano e si mescolano figure femminili che raccontano sé stesse in un abile gioco di intrecci che invitano lo spettatore ad andare oltre i clichè e i pregiudizi.
Inserito nel programma comunale “Molfetta Summer Edition 2023”, promosso dal sindaco di Molfetta Tommaso Minervini e dall’assessore alla culture e marketing territoriale dello stesso comune Giacomo Rossiello, questo lavoro racconta di donne al di fuori di quei clichè che Barbie, la sexy-eroina, figura iconica, così radicata nel patrimonio culturale collettivo, pare invece continuare a promuovere e ricordare.
“È uno spettacolo multidisciplinare – spiega Mirko Guglielmi– in cui si alternano momenti recitativi a momenti di musica dal vivo e di coreografie. Ancora, ci sono scene in cui si lascia spazio alla intercomunicazione tra le varie arti e tra le meravigliose e sfaccettate personalità delle artiste coinvolte nel progetto”.
In scena c’è una Barbie paladina della libertà di essere, di volere, di creare oltre la sua più cruda e ingombrante fisicità. Lei è bella, esageratamente, eccessivamente curvilinea, ostentatamente sensuale, evidentemente compiaciuta di sé e serenamente vanitosa, ma libera, con l’animo da rivoluzionaria che la contraddistingue, custodito nel corpo di una pin-up. Così sulla scena, a tratti drammaturgica, a tratti romantica, a momenti comico e borderline, si alternano e si mescolano figure femminili che raccontano sé stesse in un abile gioco di intrecci che invitano lo spettatore ad andare oltre i clichè e i pregiudizi.
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Cultura e Spettacoli