Bari, Fiepet Confesercenti: 'Proroga dehors ok! Ma serve intervento definitivo e strutturale'


BARI - È stato approvato venerdì 27 ottobre, nel corso della commissione Industria del Senato, un emendamento al ddl concorrenza che proroga fino a dicembre 2024 il regime semplificatorio per dehors e tavolini all’aperto.

A comunicarlo è stato il sottosegretario alle Imprese e al Made in Italy Massimo Bitonci, esponente del governo che si è occupato di questo provvedimento. Il coordinatore provinciale Fiepet – Confesercenti Terra di Bari, Antonello Magistà, commenta positivamente la proroga ma chiede un ulteriore step, cioè che il provvedimento diventi strutturale: «Tutta la categoria ha accolto la proroga con soddisfazione. Aggiungo- spiega Antonello Magistà- che il provvedimento non è positivo soltanto per gli imprenditori, ma anche per i lavoratori. Mi spiego meglio: da questo periodo in poi, le attività del settore subiscono un drastico ridimensionamento dell’affluenza infrasettimanale, concentrando quasi tutto il lavoro nel fine settimana, soprattutto se i locali sono di piccole dimensioni. Per questa ragione- prosegue Magistà- molti colleghi decidono di fare la settimana corta, perché, facendo i conti, in molti ritengono che convenga stare chiusi. Con una programmazione seria sui dehors il discorso cambia e anche i lavoratori ne trarrebbero vantaggio». Secondo alcuni sondaggi effettuati tra la gente, il 75% della popolazione è d’accordo con il provvedimento: «Questo è un segnale importante, direi un orientamento ben preciso. I centri storici, per esempio, hanno subito importanti trasformazioni: non sono più dormitori ma “centri di interesse sano”. Finalmente- spiega il coordinatore provinciale Fiepet Confesercenti- la maggior parte della popolazione si è resa conto che le serrande abbassate e le luci spente non fanno bene a nessuno». Laproroga è valida sino al 31 dicembre 2024, ma occorre renderla strutturale: «In questo modo- spiega Antonello Magistà- gli imprenditori potrebbero investire sulle strutture. Proseguendo con le proroghe, quale oculato imprenditore investirebbe a lungo termine? Tutti andrebbero avanti con interventi provvisori. Se il provvedimento diventasse strutturale- conclude Magistà- si potrebbe pensare a regolamenti comunali che indirizzerebbero gli interventi, con dehors dello stesso colore o addirittura dello stesso materiale, soprattutto nei centri storici, che sono una ricchezza per i Comuni e contengono il vero patrimonio culturale e artistico delle città».

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