BARI - “I pugliesi potrebbero risparmiare sulla bolletta del gas, usando una legge dello Stato (Marzano) che offre alla Regione la possibilità di applicare automaticamente le compensazioni per riequilibrio territoriale. Una lunga battaglia, utilizzando anche l’ostruzionismo, per provare a fare qualcosa di buono.
Da oggi siamo tutti SÌ Tap e SÌ alle infrastrutture energetiche, ma con la schiena dritta".
Lo dichiarano il Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, e i Consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, capogruppo.
“Nell’ottobre scorso, in piena crisi energetica, approvammo una norma per ottenere, finalmente, le compensazioni Tap; la norma fu impugnata dal Governo nazionale dinanzi alla Corte costituzionale. In quel giudizio la Regione si è costituita, spiegando per mezzo dell’Avvocatura un’eccellente difesa delle nostre ragioni; la Corte costituzionale aveva fissato l’udienza per lo scorso 19 settembre. In vista dell’udienza il Governo nazionale impugnante, grande stranezza, richiedeva un rinvio nell’attesa di modifiche alla legge (ossia rinuncia all’automatismo delle compensazioni) da parte della Regione. Dall’eventuale decisione della Corte costituzionale, probabilmente non evitata con la norma approvata oggi, capiremo se la Regione potrà imporre a Tap di versare diversi milioni di euro a titolo di sconti in bolletta, oppure qual è il senso, o l’interpretazione corretta, da attribuire alla legge Marzano".
“Nell’ottobre scorso, in piena crisi energetica, approvammo una norma per ottenere, finalmente, le compensazioni Tap; la norma fu impugnata dal Governo nazionale dinanzi alla Corte costituzionale. In quel giudizio la Regione si è costituita, spiegando per mezzo dell’Avvocatura un’eccellente difesa delle nostre ragioni; la Corte costituzionale aveva fissato l’udienza per lo scorso 19 settembre. In vista dell’udienza il Governo nazionale impugnante, grande stranezza, richiedeva un rinvio nell’attesa di modifiche alla legge (ossia rinuncia all’automatismo delle compensazioni) da parte della Regione. Dall’eventuale decisione della Corte costituzionale, probabilmente non evitata con la norma approvata oggi, capiremo se la Regione potrà imporre a Tap di versare diversi milioni di euro a titolo di sconti in bolletta, oppure qual è il senso, o l’interpretazione corretta, da attribuire alla legge Marzano".