Claudio Baglioni svela sé stesso tra immagini e parole nel libro 'Altrove qui'
Le immagini sono frammenti della nostra vita che raccontano qualcosa di noi, che aiutano a ricordare e a riportare al cuore. Mentre le vediamo siamo qui, ma siamo anche altrove.
Claudio Baglioni racconta la propria avventura personale e artistica, intrecciando immagini e parole con estrema cura, e ci restituisce il ritratto e il cammino di un uomo che ha fatto della musica e dell'espressione la propria vita.
Un racconto inedito, originale, esclusivo, narrato, per la prima volta e in prima persona, con il controcanto delle immagini – silenziose ma non per questo meno eloquenti – di Alessandro Dobici. Un percorso che, attraverso venticinque anni di fotografie, rappresenta e sancisce la lunga e importante collaborazione tra il cantautore e il ritrattista.
Un libro che è un dialogo, a fil di voce con i lettori, nel quale uno degli artisti più amati della storia della musica popolare riflette sulla strada che l’uomo, il musicista e il loro tempo hanno fatto, fanno e faranno insieme.
Un dialogo che vive di una forma narrativa letteraria, descrittiva e poetica, con cui Baglioni cerca di indagare la trama e l’ordito che danno vita al disegno misterioso, talora incomprensibile, ma sempre sorprendente e affascinante del viaggio più incredibile: l’esistenza.
Claudio Baglioni è una tra le voci più ispirate, originali e intense della storia della musica italiana. Un compositore ed esecutore versatile e raffinato, in continua e costante ricerca emozionale e tematica. Uno scrittore di note e parole, acclamato da fan, critica e addetti ai lavori. Cinquantacinque anni di grandi progetti discografici, concerti sensazionali, eventi da record.
Più di sessanta milioni di copie vendute; sua la “canzone del secolo”, Questo piccolo grande amore; suo l’album più venduto di sempre in Italia, La vita è adesso. Un autore e interprete dal repertorio letteralmente unico costellato da un’interminabile serie di successi senza tempo, con melodie e testi che sono entrati nell’immaginario e nel linguaggio di tre generazioni, dalla fine degli anni Sessanta a oggi.