Educare al gioco responsabile: l'iniziativa pugliese contro le dipendenze
Una vera e propria industria, questo è diventato il gambling italiano. Un segmento che da solo vale quasi 23 miliardi di dollari e che entro il 2028 crescerà di ulteriori 5 punti percentuali, arrivando a superare i 31 miliardi.
Sono questi i numeri che si leggono nel report “Italian Gaming Market: Analysis by type” e resi noti dalla redazione di Giochi di Slot. Numeri che hanno il merito di mettere in correlazione il settore del gambling con altri mondi, calcolando ad esempio il fattore turistico: sono sempre di più infatti i turisti, specie stranieri, che si spostano all’interno del nostro paese per cercare casinò o luoghi di gioco. Un discorso che risulta poi particolarmente importante per le regioni a più alta vocazione, come proprio la Puglia, e che testimonia come il gioco pubblico e legale possa essere un volano di crescita per tutta l’economia.
Lo sanno bene all’Erario, che ogni anno riesce ad incassare poco più di 10 miliardi di euro dal gaming, una cifra in crescita del 22% rispetto al 2021, con una cifra che sta tornando sempre più in linea con la tendenza pre Covid 19. Entrando poi nel merito delle statistiche vediamo come la filiera più cospicua sia quella del betting, con un volume di quasi 87 milioni di euro solo nello scorso luglio, ancora in crescita del 10% mettendolo in comparazione con il dato dello scorso anno. Ma come si spiegano questi segni più, questi aumenti così significativi? Il Report guarda soprattutto al settore tecnologico come maggiore responsabile sia della crescente popolarità del gaming sia dell’apertura a nuove frange di pubblico.
Un pubblico che è sempre più giovane e che, proprio per questo, deve essere guidato, informato ed educato ad uno stile di gioco sicuro e responsabile. Ne è convinto Salvatore Della Bona, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ASL di Lecce, che ai microfoni del Quotidiano di Puglia ha spiegato come si inizi a “giocare d'azzardo in adolescenza, anche se dai numeri in nostro possesso la fascia di persone più colpita è tra i 30 e i 55 anni”. Per questo nella provincia salentina è pronto a partire il progetto “Lettere da Hasard. Letteratura, cinema e prevenzione del DGA”. Un’iniziativa che vede la collaborazione dell’Università del Salento e il patrocinio della Regione Puglia e che ha l’obiettivo di informare la popolazione giovanile, ma anche i giocatori adulti, sui rischi connessi all’azzardo e sulle strategie di difesa e di prevenzione. Il tutto attraverso la condivisione di opere letterarie e cinematografiche. Per una cultura del gioco nel vero senso del termine.