BARI - “Il Festival delle Regioni oggi ha ospitato il Presidente Mattarella e la giornata è stata dedicata allo stato del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che è una grande occasione ma anche una grande preoccupazione. Da parte del governo, è in atto un processo di grande accentramento della spesa in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: da un lato tende a rimettere in ordine le varie linee di finanziamento tra fondi europei, fondi nazionali e PNRR; ma d'altra parte, crea un grande ingorgo che va poi dipanato dai ministeri per la conclusione di tutte le linee di investimento così definite.
In particolare abbiamo parlato approfonditamente di autonomia e anche il Presidente della Repubblica ha ribadito che questa autonomia è costitutiva della Repubblica italiana. Resta da capire come si concilia l’anelito all'autonomia con il più grande accentramento di decisioni e di spesa che la storia repubblicana ricordi. In base al principio di primazia definito da una sentenza della Corte Costituzionale, le Regioni daranno leale collaborazione allo Stato, e credo che già oggi il ministro Fitto abbia toccato con mano il nostro atteggiamento positivo”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, vicepresidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, a conclusione della prima sessione del Festival delle Regioni, che si è svolta oggi nel Palazzo Reale di Torino alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“La Conferenza delle Regioni – ha continuato Emiliano - non dovrà avere soltanto un atteggiamento collaborativo, ma proattivo: i nostri uffici – che sono tra i più efficienti e competenti del Paese – avranno il dovere di continuare a costruire le relazioni con tutti gli stakeholders che cercano con noi una prossimità. Quindi collaborazione, ottimismo ragionevole e grande vigilanza. Non è mai sufficientemente sottolineata la capacità della Conferenza delle Regioni di gestire l'insieme delle complessità di questo Paese in materia infrastrutturale, idrica, sanitaria, scolastica, nella formazione e anche in tutte le altre materie che non sono di nostra competenza. Se non ci fossimo noi con le nostre orecchie, i nostri occhi e il nostro cuore, non saremmo in grado di consentire a tutti i nostri cittadini di spiegarsi nei complicatissimi luoghi della politica romana, dove qualche volta si perdono persino gli stessi protagonisti principali”.
“Il Festival delle Regioni – ha proseguito ancora Emiliano - va sempre più nella direzione di spiegare ai cittadini che le Regioni fanno cose complicate e difficili da declinare sui social network o nei talk show serali, ma che senza di esse – senza quella che il Presidente della Repubblica ha definito ‘la spina dorsale dell’Italia’ – difficilmente il Paese starebbe in piedi. Questa ‘spina dorsale’ deve essere brava a farsi capire dai cittadini perché le autonomie sono la vera forza del Paese. Siamo tutti d’accordo con l’esigenza di una maggiore autonomia: forse abbiamo qualche differente veduta sulle modalità attraverso le quali raggiungerla, ma come al solito una soluzione si troverà.
Il Festival delle Regioni – ha concluso - non è solo una manifestazione retorica o di comunicazione. È un modo attraverso il quale noi abbracciamo con forza, passione ed energia tutto il popolo italiano per dimostrargli l’importanza delle Regioni in questo grande Paese unitario, ma plurale. Questa energia ce l'abbiamo e sono convinto che nel 2024 sapremo organizzare in Puglia un Festival all’altezza. Viva le Regioni e viva l'Italia!”
Nella serata di ieri, sul palco dell’Auditorium Rai a Torino, durante lo spettacolo di benvenuto del Festival delle Regioni, il presidente Emiliano ha salutato e ringraziato la grande comunità dei pugliesi presente all’evento. Lo spettacolo si è chiuso con l’esibizione dell’Orchestra della Notte della Taranta.
“La Conferenza delle Regioni – ha continuato Emiliano - non dovrà avere soltanto un atteggiamento collaborativo, ma proattivo: i nostri uffici – che sono tra i più efficienti e competenti del Paese – avranno il dovere di continuare a costruire le relazioni con tutti gli stakeholders che cercano con noi una prossimità. Quindi collaborazione, ottimismo ragionevole e grande vigilanza. Non è mai sufficientemente sottolineata la capacità della Conferenza delle Regioni di gestire l'insieme delle complessità di questo Paese in materia infrastrutturale, idrica, sanitaria, scolastica, nella formazione e anche in tutte le altre materie che non sono di nostra competenza. Se non ci fossimo noi con le nostre orecchie, i nostri occhi e il nostro cuore, non saremmo in grado di consentire a tutti i nostri cittadini di spiegarsi nei complicatissimi luoghi della politica romana, dove qualche volta si perdono persino gli stessi protagonisti principali”.
“Il Festival delle Regioni – ha proseguito ancora Emiliano - va sempre più nella direzione di spiegare ai cittadini che le Regioni fanno cose complicate e difficili da declinare sui social network o nei talk show serali, ma che senza di esse – senza quella che il Presidente della Repubblica ha definito ‘la spina dorsale dell’Italia’ – difficilmente il Paese starebbe in piedi. Questa ‘spina dorsale’ deve essere brava a farsi capire dai cittadini perché le autonomie sono la vera forza del Paese. Siamo tutti d’accordo con l’esigenza di una maggiore autonomia: forse abbiamo qualche differente veduta sulle modalità attraverso le quali raggiungerla, ma come al solito una soluzione si troverà.
Il Festival delle Regioni – ha concluso - non è solo una manifestazione retorica o di comunicazione. È un modo attraverso il quale noi abbracciamo con forza, passione ed energia tutto il popolo italiano per dimostrargli l’importanza delle Regioni in questo grande Paese unitario, ma plurale. Questa energia ce l'abbiamo e sono convinto che nel 2024 sapremo organizzare in Puglia un Festival all’altezza. Viva le Regioni e viva l'Italia!”
Nella serata di ieri, sul palco dell’Auditorium Rai a Torino, durante lo spettacolo di benvenuto del Festival delle Regioni, il presidente Emiliano ha salutato e ringraziato la grande comunità dei pugliesi presente all’evento. Lo spettacolo si è chiuso con l’esibizione dell’Orchestra della Notte della Taranta.
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