VITTORIO POLITO – Oggi è la Festa dei Nonni, introdotta negli Stati Uniti nel
1978, ufficializzata in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005. Una giornata
a loro riservata, una ricorrenza per celebrare il ruolo di queste importanti
figure all’interno delle famiglie e della società. I nonni hanno lo straordinario
potere di trasmettere non solo emozioni, ma sono importanti anche per la vita
familiare.
Il mondo ha bisogno di saggezza. Di quella saggezza che possono offrire quanti sanno di essere anello della catena della storia del mondo. Una storia già iniziata il cui futuro è ancora tutto da scrivere. Così, in occasione della ricorrenza della festa dei santi genitori della Vergine Maria, Gioacchino e Anna, il Pontefice è tornato a esaltare il ruolo dei nonni, il loro essere fonte di quella sapienza da dispensare ai nipoti perché possano affrontare con una coscienza più profonda la costruzione del futuro.
Uno dei motivi è quello che i nonni vedono i propri nipoti, ed i bambini in genere, con un’ottica diversa dei genitori per cui danno loro solo amore e affetto. Il rapporto di una ricerca effettuata tempo fa dall’Associazione Psicologi volontari “Help me”, suggerisce di non fare mai a meno dei nonni nell’educazione dei figli. Dallo studio su 500 bambini socialmente disagiati è risultato che quelli cresciuti senza “anziani” hanno più problemi di inserimento sociale. In sostanza il ruolo educativo dei nonni, la loro dolcezza e la loro saggezza sono indispensabili alla loro crescita. Non solo: pare che il nonno e la nonna incidono sul processo di autostima del processo educativo del bambino nel 52% dei casi e la presenza del genitore “anziano” ha reso il soggetto di gran lunga più sicuro di sé.
L’assenza del nonno incrementa la visione di programmi violenti dell’80%, facendo aumentare in maniera esponenziale il consumo di pubblicità. «Il nonno nella famiglia tradizionale aveva la funzione educativa – spiega il curatore della ricerca, lo psico-antropologo Massimo Cicogna – non fungeva solo da depositario della memoria familiare e culturale. Con il nonno in casa c’è da parte dei minori anche un maggior senso di educazione civica». Un dato allarmante arriva dalla stessa ricerca: chi non ha nonni in famiglia si affida ai consigli mediatici di guru e psicologi televisivi. «L’educatore mediatico – spiega Cicogna – è incolpevolmente un sostituto dell’assenza di questa figura. Il problema non sono gli psicologi del video, bensì l’incapacità oggi dei genitori di integrare con autorevolezza l’assenza del ruolo del nonno».
Benjamin Spock, il famoso pediatra americano, era convinto che «Quando più si sono studiati metodi diversi per allevare i bambini, tanto più si è arrivati alla conclusione che ciò che buone madri, buoni padri e buoni nonni, si sentono istintivamente portati a fare per i loro piccoli, è alla fine la cosa migliore». Un particolare ruolo assumono le nonne che, custodi della memoria, sono educatrici sempre disponibili ad accogliere ed accompagnare i nipoti a passeggio od a seguirli nello studio o nelle attività ludiche. Insomma un particolare legame di tenerezza.
Dal punto di vista legale cosa succede? È presto detto. Ufficialmente, secondo la legislazione vigente, non è sancito un diritto dei nonni ad avere uno spazio proprio nel rapporto con i nipoti, specie nel caso di figli di genitori separati, e quindi non esiste neanche un diritto del minore ad avere una relazione autonoma con i nonni. Ma, in questo caso, una sentenza della Cassazione (9606/98) ha stabilito che «Anche i nonni hanno diritto di vedere quotidianamente i nipotini, figli di genitori separati. Questo è l’innovativo principio sancito dalla prima sezione civile della Corte di Cassazione, che evidenzia l’importanza di un legame - quello tra nonni e nipoti - fondamentale per la vita familiare» e riconosciuta dalla Costituzione. Una sentenza più recente della Cassazione avverte anche che non ci può essere una “imposizione sgradita e non voluta”, soprattutto se si tratta di ragazzini capaci “di discernimento” o che abbiano compiuto 12 anni. È stato così accolto il ricorso dei genitori di due bimbi costretti a vedere i nonni.
Numerose sentenze, in ogni caso, sono a favore dei nonni che, comunque, hanno il diritto di vedere i nipoti. Pertanto la presenza dei nonni nella famiglia è quanto mai necessaria dal momento che hanno un ruolo insostituibile a far vivere ai piccoli un amorevole rapporto anche con tutti gli altri parenti, per una crescita sana ed equilibrata e contribuire così a non farli sentire “orfani” dei nonni.
E per concludere la “Preghiera dei Nonni” di Papa Francesco
«Ti rendo grazie, Signore, per il conforto della Tua presenza: anche nella solitudine, sei la mia speranza, la mia fiducia; fin dalla giovinezza, mia roccia e mia fortezza tu sei! Ti ringrazio per avermi donato una famiglia e per la benedizione di una lunga vita. Ti ringrazio per i momenti di gioia e di difficoltà, per i sogni realizzati e quelli ancora davanti a me. Ti ringrazio per questo tempo di rinnovata fecondità a cui mi chiami. Accresci, o Signore, la mia fede, rendimi uno strumento della tua pace; insegnami ad accogliere chi soffre più di me, a non smettere di sognare e a narrare le Tue meraviglie alle nuove generazioni. Proteggi e guida papa Francesco e la Chiesa, perché la luce del Vangelo giunga ai confini della terra. Manda il Tuo Spirito, o Signore, a rinnovare il mondo, perché si plachi la tempesta della pandemia, i poveri siano consolati e termini ogni guerra. Sostienimi nella debolezza, e donami di vivere in pienezza ogni istante che mi doni, nella certezza che sei con me ogni giorno fino alla fine del mondo. Amen.»
E ricordate che i nonni sono una risorsa non un peso!
Il mondo ha bisogno di saggezza. Di quella saggezza che possono offrire quanti sanno di essere anello della catena della storia del mondo. Una storia già iniziata il cui futuro è ancora tutto da scrivere. Così, in occasione della ricorrenza della festa dei santi genitori della Vergine Maria, Gioacchino e Anna, il Pontefice è tornato a esaltare il ruolo dei nonni, il loro essere fonte di quella sapienza da dispensare ai nipoti perché possano affrontare con una coscienza più profonda la costruzione del futuro.
Uno dei motivi è quello che i nonni vedono i propri nipoti, ed i bambini in genere, con un’ottica diversa dei genitori per cui danno loro solo amore e affetto. Il rapporto di una ricerca effettuata tempo fa dall’Associazione Psicologi volontari “Help me”, suggerisce di non fare mai a meno dei nonni nell’educazione dei figli. Dallo studio su 500 bambini socialmente disagiati è risultato che quelli cresciuti senza “anziani” hanno più problemi di inserimento sociale. In sostanza il ruolo educativo dei nonni, la loro dolcezza e la loro saggezza sono indispensabili alla loro crescita. Non solo: pare che il nonno e la nonna incidono sul processo di autostima del processo educativo del bambino nel 52% dei casi e la presenza del genitore “anziano” ha reso il soggetto di gran lunga più sicuro di sé.
L’assenza del nonno incrementa la visione di programmi violenti dell’80%, facendo aumentare in maniera esponenziale il consumo di pubblicità. «Il nonno nella famiglia tradizionale aveva la funzione educativa – spiega il curatore della ricerca, lo psico-antropologo Massimo Cicogna – non fungeva solo da depositario della memoria familiare e culturale. Con il nonno in casa c’è da parte dei minori anche un maggior senso di educazione civica». Un dato allarmante arriva dalla stessa ricerca: chi non ha nonni in famiglia si affida ai consigli mediatici di guru e psicologi televisivi. «L’educatore mediatico – spiega Cicogna – è incolpevolmente un sostituto dell’assenza di questa figura. Il problema non sono gli psicologi del video, bensì l’incapacità oggi dei genitori di integrare con autorevolezza l’assenza del ruolo del nonno».
Benjamin Spock, il famoso pediatra americano, era convinto che «Quando più si sono studiati metodi diversi per allevare i bambini, tanto più si è arrivati alla conclusione che ciò che buone madri, buoni padri e buoni nonni, si sentono istintivamente portati a fare per i loro piccoli, è alla fine la cosa migliore». Un particolare ruolo assumono le nonne che, custodi della memoria, sono educatrici sempre disponibili ad accogliere ed accompagnare i nipoti a passeggio od a seguirli nello studio o nelle attività ludiche. Insomma un particolare legame di tenerezza.
Dal punto di vista legale cosa succede? È presto detto. Ufficialmente, secondo la legislazione vigente, non è sancito un diritto dei nonni ad avere uno spazio proprio nel rapporto con i nipoti, specie nel caso di figli di genitori separati, e quindi non esiste neanche un diritto del minore ad avere una relazione autonoma con i nonni. Ma, in questo caso, una sentenza della Cassazione (9606/98) ha stabilito che «Anche i nonni hanno diritto di vedere quotidianamente i nipotini, figli di genitori separati. Questo è l’innovativo principio sancito dalla prima sezione civile della Corte di Cassazione, che evidenzia l’importanza di un legame - quello tra nonni e nipoti - fondamentale per la vita familiare» e riconosciuta dalla Costituzione. Una sentenza più recente della Cassazione avverte anche che non ci può essere una “imposizione sgradita e non voluta”, soprattutto se si tratta di ragazzini capaci “di discernimento” o che abbiano compiuto 12 anni. È stato così accolto il ricorso dei genitori di due bimbi costretti a vedere i nonni.
Numerose sentenze, in ogni caso, sono a favore dei nonni che, comunque, hanno il diritto di vedere i nipoti. Pertanto la presenza dei nonni nella famiglia è quanto mai necessaria dal momento che hanno un ruolo insostituibile a far vivere ai piccoli un amorevole rapporto anche con tutti gli altri parenti, per una crescita sana ed equilibrata e contribuire così a non farli sentire “orfani” dei nonni.
E per concludere la “Preghiera dei Nonni” di Papa Francesco
«Ti rendo grazie, Signore, per il conforto della Tua presenza: anche nella solitudine, sei la mia speranza, la mia fiducia; fin dalla giovinezza, mia roccia e mia fortezza tu sei! Ti ringrazio per avermi donato una famiglia e per la benedizione di una lunga vita. Ti ringrazio per i momenti di gioia e di difficoltà, per i sogni realizzati e quelli ancora davanti a me. Ti ringrazio per questo tempo di rinnovata fecondità a cui mi chiami. Accresci, o Signore, la mia fede, rendimi uno strumento della tua pace; insegnami ad accogliere chi soffre più di me, a non smettere di sognare e a narrare le Tue meraviglie alle nuove generazioni. Proteggi e guida papa Francesco e la Chiesa, perché la luce del Vangelo giunga ai confini della terra. Manda il Tuo Spirito, o Signore, a rinnovare il mondo, perché si plachi la tempesta della pandemia, i poveri siano consolati e termini ogni guerra. Sostienimi nella debolezza, e donami di vivere in pienezza ogni istante che mi doni, nella certezza che sei con me ogni giorno fino alla fine del mondo. Amen.»
E ricordate che i nonni sono una risorsa non un peso!
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Cultura e Spettacoli