Il Barletta perde male a Nardò ma giù le mani da società e calciatori


NICOLA RICCHITELLI
– Dopo il triplice fischio finale contro il Gallipoli l’impressione è che nessun tifoso immaginava di tornare da Matino con i tre punti, in realtà in settimana tra le chiacchiere da bar si scommetteva più che altro su quanti ne avremmo presi e su quanto la scoppola sarebbe stata più o meno pesante.

I giorni successivi al pareggio contro i salentini non sono stati contrassegnati dall’ottimismo dei giorni migliori. L’impressione che altresì si aveva è che tutto sui soliti social e nei vari gruppi era pronto ad esplodere, bastava in fondo il solo scoccare della scintilla…

Quattro punti in quattro partite – non una media da applausi – in fondo sono tanti quanti quelli che ha fatto il Nardò nonché uno in più del Casarano, compagini che ai nastri di partenza erano – e restano - indicate come potenziali candidate alla vittoria finale, o per lo meno per un posto nei play off.

Della prestazione di Matino contro il Nardò – pur con tutte le attenuanti vedi l’espulsione dopo 11 minuti di Inguscio – c’è poco da salvare, ma dopo quattro giornate leggere sui social di certi attacchi contro società e calciatori sembra fuori da ogni logica.

A torto o ragione – questo lo dirà il tempo – la società ad inizio stagione ha operato un profondo rinnovamento, dai vertici dirigenziali fino ad arrivare alla rosa dei calciatori, passando per la guida tecnica, facile quindi ipotizzare come il tutto non possa funzionare sin da subito, ma Matino a parte, per quello che si è visto nelle prime tre giornate non sembra ad oggi tutto da buttare.

La sconfitta di Matino ha di colpo cancellato tutto, il bel campionato della scorsa stagione, la magica stagione 2021/2022, ma soprattutto ha cancellato il merito che la società capeggiata dal presidente Mario Dimiccoli ha avuto in questi anni di ridare al Barletta Calcio la dimensione che merita.

In fondo si faceva così anche ai tempi della serie B, si contestava Franco Di Cosola per poi rimpiangerlo negli anni avvenire…

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