Il Barletta tiene il campo ma non gioca bene, va a Manfredonia per il pareggio e alla fine lo trova

ph Ricchitelli
NICOLA RICCHITELLI – Nel silenzio del “Miramare” di Manfredonia – si fa per dire - arriva il quarto risultato utile consecutivo, i minuti di imbattibilità per la retroguardia biancorossa salgono a 360 minuti, poi c’è il nulla.

I biancorossi arrivano nel sipontino con la chiara intenzione di non perdere non potendo vincere, del resto lo si è sbandierato in lungo e in largo nella’rco di questa settimana, “Questi siamo…”, quindi ecco quello che nessuno si aspetta, quello che nessuno osa dire ma che il mister arrivato da Gallipoli osa fare, fuori l’ex figurina “Panini” venuto da Buenos Aires - detto anche il “Capitano” - Ezequiel Schelotto per Mamadou Ngom – impalpabile la prestazione dell’ex Vis Pesaro a dire il vero – per il resto nulla di nuovo sotto il cielo di Manfredonia rispetto a sette giorni fa contro la Gelbison, 4-3-3 con Sapri tra i pali, quindi Sepe e Rizzo sulle fasce, il muro centrale formato da De Marino e Silvestri e quindi Padovano (66′ Fornaro) e Cafagna (80′ Bramati) ad affiancare Marconato; Russo (63′ Caputo), Ngom (66′ 0Schelotto) e Marilungo (57′ Di Piazza) in attacco.

La fascia di Capitano va legittimamente sul braccio di Antonio Cafagna – e spero resti per tutto il proseguo del campionato – e quindi pronti partenza e via, il Manfredonia fa buon pressing ma sono i biancorossi attorno al nono minuto a rendersi pericolosi con capitan Cafagna che di testa si divora il vantaggio su incursione di Ngom.

Attorno al minuto diciasette è Russo su indecisione della retroguardia sipontina a creare pericoli, ma il 23 biancorosso ci crede troppo poco, poi la squadra di casa inizia a prendere il comando del gioco. Attorno alla mezz’ora spunto di Babaj da destra per la testa di Calemme che non trova la coordinazione giusta e manda sul fondo poi un giro di lancette più tardi spunto sulla destra di Babaj, palla in mezzo e disimpegno non perfetto di Cafagna sui piedi di Hernaiz che calcia a botta sicura ma trova la grande risposta del numero 1 biancorosso Sapri. Segue quindi Konate che manda sul fondo di testa da due passi sugli sviluppi di un corner, poi Pozzebon trova ancora Sapri a dire di no alla sua conclusione. Arriva il momento di Amabile che trova un grande Sapri a chiudere la porta biancorossa, al 34° poi su grave indecisione del difensore biancorosso Silvestri, prende palla Babaj che prova a punire la squadra ospite, l’estremo difensore Sapri ancora una volta con un miracolo ferma ogni velleità del centrocampista sipontino.

Verso la fine della prima parte di gara, Guido Marilungo – che nel frattempo nel nulla ha avuto modo di mettere a referto anche una ammonizione – si divora la palla del possibile vantaggio su occasione creata da Sante Russo.

Nella ripresa il Barletta scende in campo per una comparsa lunga 45 minuti, dal “Miramare” di Manfredonia arrivano le immagini dei vari Matteo Di Piazza e Ezequiel Schelotto impegnati nel riscaldamento a bordo campo, nel frattempo il centrocampista biancorosso Marsilli che non ha dato ancora un senso alla sua presenza nella città di Eraclio in questa stagione trova il modo per farsi espellere per proteste dalla panchina. Entrano quindi Di Piazza per Marilungo – bella la girata al 43 della ripresa con cui rischia di trovare il vantaggio – e quindi Schelotto e Fornaro per Ngom e Padovano, e Caputo al posto di Russo. Cambiando l’ordine degli addenti il prodotto non cambia, il Barletta gioca male ma tiene campo e respinge l’avversario. Il Barletta in questi 90 minuti è stato poco e quasi nulla, sublime la prestazione dell’estremo difensore biancorosso Ruggiero Sapri – voto 8 – le sue parate sono state decisive per l’imbattibilità della porta biancorossa. Male Amedeo Silvestri il quale ha bissato l’opaca prestazione di sette giorni fa contro la Gelbison – voto 5.5 – bene invece il suo compagno di reparto Mario De Marino – voto 6.5 – che anche oggi è sembrato più sicuro e ha dimostrato più personalità del suo compagno di reparto.

Male i due laterali Mauro Sepe e Ettore Christian Rizzo – per entrambi voto 5 – anche in questa gara non sono riusciti a dar man forte alla fase offensiva della squadra. A centrocampo bene Mauro Marconato – voto 6.5 – senza infamia e senza lode invece la prestazione di Luca Padovano – voto 5.5 – sulla stessa lunghezza d’onda quella di Antonio Cafagna – voto 5,5 anche per lui – la sua scarsa lucidità poteva scrivere un'altra storia per questa gara. Malissimo Guido Marilungo – voto 4.5 – oggetto misterioso di questa squadra, male anche Mamadou Ngom – voto 5 – meglio Sante Russo che in attacco è l’unico a sudarsi la maglia e a guadagnarsi la pagnotta, voto 6.

Ora tutti a cantare il nuovo inno – lo abbiamo ascoltato, preferiamo quello del cantautore Gino Pastore - mercoledì contro la Palmese fanalino di coda, in una gara che assai grattacapi non dovrebbe dare.

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